SPAGNA – Governo intima rimozione annunci di affitti negli insediamenti

Il governo di Pedro Sanchez in Spagna è forse il più esposto contro Israele in Europa. Ha espresso comprensione per manifestazioni propal che hanno creato scompiglio sulle strade della Vuelta, chiesto a gran voce l’esclusione di Israele dalle competizioni internazionali, approvato istanze di boicottaggio di ogni tipo. Un clima in cui è maturata la decisione della Spagna di ritirare la propria partecipazione alla prossima edizione di Eurovision, proprio per la presenza di Israele.
La tensione tra i due esecutivi non è rientrata e proprio in queste ore il ministero dei Diritti sociali, degli affari dei consumatori di Madrid ha intimato la rimozione di contenuti con l’alternativa della sospensione del servizio a sette piattaforme online spagnole perché accusate di ospitare 138 annunci di alloggi turistici situati negli insediamenti israeliani in Cisgiordania.
Per il ministro Pablo Bustinduy, tali indicazioni contribuiscono a «normalizzare e perpetuare un regime coloniale considerato illegale secondo il diritto internazionale». A settembre, quando il governo spagnolo aveva auspicato un bando allo sport d’Israele, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar aveva definito Sanchez «un antisemita e un bugiardo».

(Nell’immagine: Ma’ale Adumim)