mondo…

Dopo essersi fatto accompagnare per tre giorni dai suoi aiutanti, Avrahàm ordina loro di fermarsi con l’asino mentre egli ed Itzchàk proseguiranno “‘ad kò” (fino a qui), si prostreranno e torneranno. L’espressione è decisamente strana: innanzitutto non si capisce perché, …

Setirot – Incontri

jesurumA New York, il 10 novembre, al consolato italiano, la Comunità ebraica di Venezia e Venetian Heritage annunceranno un grande restauro del Museo ebraico per l’anniversario dei 500 anni del Ghetto. Essendo io il frutto di genitori e nonni veneziani, …

Time out – La pace e la realtà

daniel funaroPossiamo continuare a negare la realtà, a dire che in fondo anche Israele ha le sue responsabilità, che certo le colonie rendono più difficile il processo di pace e che se magari non fossimo mai esistiti come popolo forse gli …

Pagine Ebraiche novembre 2014 – Nel nome di Vittorio Dan Segre

pagien ebraiche novembre“Ricordatemi vivo, se siete capaci”, queste le parole di apertura del numero di Pagine Ebraiche di novembre dedicato a Vittorio Dan Segre, giornalista, diplomatico, accademico, combattente, scomparso lo scorso 27 settembre. Quattro pagine dense di contenuto ed arricchite dai contributi …

…Mogherini

Federica Mogherini è una figura politica europea di grande rilievo in quanto nuovo Commissario agli esteri dell’Unone Europea. Dall’intervista con Marco Zatterin sulla Stampa di questa settimana apprendiamo che per la sua prima missione internazionale Mogherini ha scelto di andare …

Le nuove strategie del terrorismo palestinese

rassegnaLa cronaca di una nuova giornata di terrorismo palestinese a Gerusalemme (e poi nel Gush Etzion) è oggi, in evidenza, sulle principali testate italiane. “Nella città la tensione è altissima, basta uno stridio di gomme per seminare il panico sui …

Salvare i beni, salvare la vita

annafoaCome sappiamo dai verbali del Commissario governativo Silvio Ottolenghi, subentrato al presidente della Comunità di Roma Ugo Foà dopo la liberazione di Roma, le autorità comunitarie fecero murare nel pozzo del sotterraneo del Tempio parte degli arredi sacri e dell’argenteria. …

Martino Godelli (1922-2014)

È scomparso all’età di 92 anni Martino Godelli, nato Goldstein, uno degli ultimi sopravvissuti italiani all’orrore di Auschwitz Birkenau. Nato in Romania, trasferitosi giovanissimo nella Fiume fascista, Godelli – tra i pionieri del sionismo socialista in Italia – viveva nel …

Israele – Gerusalemme, torna il terrore

attentatoHa un nome il terrorista palestinese lanciatosi questa mattina sulla folla a Gerusalemme con la propria vettura. Si tratta infatti di Ibrahim al-Akari, un esponente della Jihad islamica proveniente da Shuafat (Gerusalemme Est). L’attentatore sarebbe il fratello di uno dei …

Martino Godelli (1922-2014)

martino godelliUn nodo mi stringe la gola mentre scrivo queste righe su Martino Godelli: Ocsi, "fratellino", il diminutivo ungherese usato da tutti noi di famiglia e dagli amici stretti, quelli di Fiume. Con lui la generazione dei quattro figli di Ignatz Goldstein, nati in Transilvania e portati dal destino in Italia, diventati Godelli dal cognome della loro mamma Clara Godel, segnati dalle persecuzioni, sopravvissuti, e migrati tre su quattro in Israele, ha chiuso la sua partita terrena. Ultimo tra i quattro fratelli per età, ultimo a lasciarci. Ora siamo noi, i nove cugini Godelli, gli anziani della famiglia. Promossi sul campo da una scomparsa che in fondo ci aspettavamo, ma a cui mai abbiamo voluto pensare. ishot-215Devo dirlo: chi più chi meno, lui ci ha forgiati. Non per far torto ai nostri genitori, ma per tutti noi il riferimento era sempre Martino. Durante le nostre inquiete adolescenze, nelle nostre prime esplorazioni di Israele, nel rapporto con il sionismo, nel romanzo della nostra formazione, lui c'era sempre: anche per me, unica assieme a mia sorella a essere alfine rimasta in Italia, ma intrisa di Israele perchè intrisa di lui. Con il suo sorriso franco e diretto, con gli occhi che brillavano di vita e di passione, con il kibbutz nel cuore, con le ombre e i ricordi dilanianti del campo messi in sordina, con la sua durezza adamantina, con la sua ironia, con la sua meravigliosa tenerezza, Martino ha camminato a testa alta tra i mille problemi e le mille contraddizioni del kibbutz e del Paese. Silvia Godelli