TEVET – Il mese del ritorno

Durante il mese di Tevet molti eventi hanno gettato un’ombra sulla storia ebraica, segnando momenti di crisi e di riflessione profonda.
L’8 Tevet si ricorda la traduzione della Torà in greco, ordinata dal re greco-egiziano Tolomeo. Consapevole della complessità dell’impresa, …

MILANO – Il ministro della Cultura in visita al Memoriale

È iniziato dal “Muro dell’Indifferenza” il percorso del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, al Memoriale della Shoah di Milano. È stata la senatrice a vita Liliana Segre a invitare Giuli a visitare il luogo da cui, il 30 gennaio 1944, …

ISRAELE – Nel 2025 passaporto un po’ più “potente”

Nel 2025 il passaporto israeliano si è posizionato al 19° posto nella classifica globale dei passaporti più “potenti” del mondo. Un risultato che consente ai cittadini israeliani di entrare senza visto in 170 Paesi, consolidando la loro mobilità internazionale. La …

ISRAELE – Rav Weisz al papa: basta distorsioni e pregiudizi

Le parole e le azioni di papa Francesco su Israele «non sono semplicemente deludenti, ma rappresentano un pericolo storico» per le comunità ebraiche, vista la loro portata globale nell’era digitale. È la dura denuncia del rabbino Eliezer Simcha Weisz, membro …

SIRIA – Gli ultimi ebrei nella nuova Damasco

La sinagoga Eliyahu Hanavi di Damasco, o ciò che ne resta, è tornata accessibile. Dopo oltre un decennio al centro di una zona di guerra, i pochissimi ebrei rimasti in Siria possono di nuovo visitare uno dei luoghi simbolo della …

GUERRA – Livio Sirovich: Poca informazione, tanto pregiudizio

Il 9 gennaio, viene presentato alla stampa un appello sulla tragica situazione di Gaza, che in quattro giorni ha raccolto 165 firme tra il personale sanitario di Trieste e Gorizia. Hanno aderito anche professionisti stimati e conosciuti. Il testo è …

DAI GIORNALI DI OGGI – Bokertov 9 gennaio 2025

La liberazione ieri della giornalista Cecilia Sala, dopo settimane di prigionia in Iran, è al centro delle analisi dei quotidiani italiani. «È possibile che la decisione iraniana di liberare Sala sia il frutto di una discussione politica interna al regime,