TORINO – Ebrei e valdesi, dal 1848 cittadini come gli altri
Nel cielo di Torino la Mole Antonelliana è tornata a colorarsi di blu. “1848: Ebrei e Valdesi, cittadini come gli altri”, la scritta bianca a caratteri cubitali che da ieri sera compare sul simbolo della città. Ideata come nuovo e grandioso tempio della comunità ebraica torinese appena emancipatasi nel 1848, la Mole non è mai diventata sinagoga. Ma la scritta di oggi in qualche modo riporta a quel progetto di ieri e ricorda come sia per la minoranza ebraica sia per quella valdese i diritti furono una conquista non scontata. “Cittadini come gli altri”, è un messaggio potente nella sua semplicità, sottolinea il presidente della Comunità ebraica di Torino Dario Disegni. Un messaggio che attraversa i secoli, unisce ebrei e valdesi (le due minoranze ottennero quasi insieme dai Savoia l'Emancipazione nel 1848) e parla anche al presente, come ricordato ieri dai relatori intervenuti al centro sociale della Comunità ebraica.