Italia

16 OTTOBRE – Fadlun: Popolo ebraico di nuovo costretto a difendersi

Iniziò all’alba del 16 ottobre 1943 il rastrellamento nazifascista degli ebrei romani. Come ogni anno, nell’anniversario, lo shofar ha dato anche stamane il via a commemorazioni e testimonianze. Alle cinque del mattino, l’ora in cui le SS iniziarono a muoversi …

ROMA – Studenti espulsi nel 1938, una targa per la Memoria

All’interno della scuola elementare Trento e Trieste di Roma da oggi c’è una targa. Ricorda i «tanti alunni ebrei» cacciati dall’istituto con l’applicazione delle leggi razziste e nasce dall’impegno dell’Associazione Docenti Italiani per la Memoria nelle Scuole (Adims). A salutarla …

16 OTTOBRE – Mille passi, Giuliani: Estirpare l’odio dai cuori

Appena mille passi separano piazza San Pietro da Palazzo Salviati, dove i nazifascisti imprigionarono gli ebrei romani catturati a partire dall’alba del 16 ottobre del 1943 e poi deportati due giorni dopo ad Auschwitz-Birkenau. Ogni anno l’associazione “Ricordiamo insieme” fondata …

MILANO – Ambrogino d’oro, Meghnagi e Cenati candidati

Il prossimo 7 dicembre a Milano si terrà la tradizionale cerimonia di consegna degli Ambrogini d’oro, la massima onorificenza civile conferita dalla città. E tra i candidati a ritirarlo quest’anno ci sono anche il presidente della Comunità ebraica di Milano …

KIPPUR – Rav Roberto Della Rocca: Un popolo, un digiuno, un destino

È noto che il giorno di Kippùr, assieme al Seder di Pesach, resta la tradizione più sentita presso il popolo ebraico. Il paradosso è che anche quella grande percentuale di ebrei che si dichiarano “laici” vive un particolare rapporto con il Kippùr, che costituisce, invece, la festa più “religiosa” e meno storicizzabile del calendario ebraico. C’è chi legge in questo fenomeno una sorta di scorciatoia che gli ebrei intravedono nel digiuno di Kippùr dove in un unico giorno si vorrebbe assolvere ai propri doveri ebraici; quell’una tantum, del tutto fuori dall’ordinario, con cui i cosiddetti Kippùr Juden, “gli ebrei del Kippùr”, cercherebbero di compensare un impegno che dovrebbe essere continuo e quotidiano. C’è comunque chi privilegia l’aspetto materiale, direi folkloristico del Kippùr.

DIALOGO – Nuovi libri contro il pregiudizio

Quando lo scorso anno la Conferenza episcopale di Francia diede alle stampe un volume su come Déconstruire l'antijudaïsme chrétien à partir de l'enseignement de l'Eglise, affrontando vari nodi aperti della relazione tra ebrei e cristiani e mettendo al centro il millenario persistere di alcuni pregiudizi, il rabbinato non solo d'Oltralpe si produsse in un applauso ma formulò anche una speranza, così riassunta dal vicepresidente dei rabbini europei Moché Lewin: la prossima traduzione del libro «in tutte le lingue possibili, perché a livello europeo e mondiale non esiste un testo del genere e i problemi teologici che solleva non sono riferiti alla sola Francia».