condanna

“Israele, di fronte alle violenze
il rabbinato ha parlato chiaro”

rav momiglianoContrariamente a quanto affermato da alcuni, le espressione di condanna netta e categorica di quanto avvenuto recentemente, sia nelle voci dei rabbini capi che in quelle di tanti esponenti del rabbinato d'Israele e del pubblico religioso si sono levate subito e hanno avuto l'eco dovuta. Ne riporto qui alcuni passi (in ordine di importanza, non cronologico di comparsa).
Innanzitutto la dichiarazione ufficiale dei due rabbini capi, diffusa il 3 agosto (è riportata anche in inglese, tra gli altri dal Jewish Chronicle)
"La Torah d’Israele è un insegnamento di vita, 'Le sue vie sono vie di dolcezza e tutte le sue strade sono di pace' (Mishlè, Proverbi 3,17). Chiunque levi la sua mano contro un’altra persona è considerato malvagio, tanto più quando colpisce con parole o causa danni nel corpo e – guai! – compie azioni ancora più gravi. A nome di tutti i rabbini e di tutti i giudici di tribunali religiosi d’Israele noi condanniamo ogni atto di violenza commesso contro ogni essere umano in quanto creato 'ad immagine di D.O', sia questi ebreo o non ebreo, soldato o civile. La violenza non è la via della Torah ed è proibita in modo assoluto. Preghiamo per l’unità del nostro popolo. Firmato: Izhak Yosef e David Lau”.