monte del tempio

Monte del Tempio, la rabbia istigata

Schermata 2017-07-30 alle 14.25.52Il 14 luglio scorso tre terroristi arabo-israeliani hanno aperto il fuoco alla Porta dei Leoni, nei pressi del Monte del Tempio a Gerusalemme, uccidendo due agenti di polizia israeliana (Kamil Shnaan, di 22 anni, e Hail Satawi, 30 anni). I …

…universalismo

A dispetto del pregiudizio antisemita, che contrappone in maniera del tutto abusiva l’idea di elezione di Israele al concetto di universalismo, proprio l’universalismo è uno dei concetti fondativi della tradizione ebraica. Popolo diasporico per eccellenza – migrante si direbbe oggi …

Unesco-cultura, due cose diverse

CalimaniLe infinite polemiche sulla recente risoluzione dell’Unesco a proposito dei luoghi sacri ‘contesi’ di Gerusalemme hanno messo a fuoco molti argomenti, ma ne hanno scordato qualcuno di piuttosto interessante.
Chi ha accusato l’Unesco di non riconoscere l’identità ebraica dell’area contesa …

…paradossi

Per chi si occupa di salvaguardia dei beni culturali, la risoluzione adottata dal comitato dell’UNESCO a proposito delle responsabilità di Israele sulla tutela dell’integrità del monte del Tempio e delle mura della città suona paradossale e dolorosa. La strumentalizzazione politica …

“Unesco, voto aberrante”

La presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni dichiara:
"Con un voto sconcertante e fuori dalla storia, su cui anche l'Italia porta delle responsabilità, il Consiglio esecutivo dell'Unesco ha avallato la pretesa di alcuni paesi arabi di sradicare ogni riferimento alla radice ebraica dall'area della Città Vecchia di Gerusalemme in cui sorge il Muro Occidentale, il luogo più sacro agli ebrei di tutto il mondo. Gerusalemme, la capitale unica e indivisibile di Israele. Città nella quale oggi, tutte le fedi trovano il loro spazio, garantito dallo Stato, per professare liberamente il proprio credo.
Una decisione che non esito pertanto a definire aberrante e che non può passare nell'indifferenza dell'opinione pubblica, dell’intero governo Italiano e delle Istituzioni europee. Oggi più che mai è invece necessaria una corretta, e non distorta, lettura delle reali concatenazioni storiche che hanno portato all’assetto attuale dei rapporti in medio oriente.
Nella risoluzione votata ieri a larga maggioranza dal Consiglio, ci si riferisce a questi luoghi soltanto con il nome indicato dalla tradizione islamica. Dei 58 paesi rappresentati nel Consiglio, soltanto sei si sono opposti. Voglio qui ricordarli: Stati Uniti d'America, Regno Unito, Germania, Olanda, Lituania ed Estonia.
Questa risoluzione conferma, se mai ce ne fosse bisogno, la totale sconnessione delle Nazioni Unite dagli obiettivi autentici e sinceri che hanno ispirato la sua costituzione nel Dopoguerra. Un’organizzazione che di unito non ha più nulla e che nelle sue diverse ramificazioni si esprime sempre più come realtà politicizzata e appiattita, miope e incapace di farci sognare un futuro di pace e sicurezza”.


Noemi Di Segni, presidente UCEI