paesi arabi

Verità e manipolazione

baldacciUn capitolo dell’ultimo libro di Paolo Mieli (Le verità nascoste. Trenta casi di manipolazione della storia, Rizzoli, Milano, 2019) è dedicato a un tema di cui si è già parlato in più occasioni su queste pagine, la condizione degli ebrei …

Spazio nella Memoria

david-meghnagiLa celebrazione dell’arrivo degli Ebrei di Libia in Italia può essere l’occasione per ripensare l’intera storia dell’Ebraismo italiano nel dopoguerra e dei cambiamenti culturali e demografici cui è andato incontro lungo l’arco si sette decenni. Negli arrivi in Italia non …

In ascolto – Ezra Aharon

milanoSi è recentemente ricordato il dramma degli ebrei che lungo gli anni furono costretti a lasciare la loro casa nei paesi arabi e a trovare rifugio altrove. L’esodo fu compiuto da migliaia di persone, tra loro molti musicisti che portarono …

Il 30 novembre, il Giorno del ricordo
L’esodo ebraico dimenticato
La fuga dal mondo arabo

Mezzo secolo fa, tra le 850mila e il milione di persone furono costrette a lasciare i propri paesi - dalla Libia all'Iraq, dall'Egitto all'Iran – per trovare rifugio in Israele, Europa e America. Di fronte, l'emergere negli anni Quaranta di un nazionalismo arabo sempre più insofferente alla sua minoranza ebraica. La nascita dello Stato d'Israele, simbolo della speranza per gli ebrei, acutizzò la rabbia e la violenza del mondo arabo e islamico nei loro confronti: confische, violenze, veri e propri pogrom,
costrinsero migliaia di famiglie ad abbandonare le proprie case, lasciando in fretta e furia quanto costruito nel corso di generazioni. E domani in Israele - ma non solo - si ricorderà il loro dramma, celebrando il Giorno nazionale dei rifugiati ebrei dai paesi arabi e dall'Iran, istituito con legge della Knesset nel 2014. Una data per ricordare una ferita aperta e per raccontare come, nonostante tutto, queste persone riuscirono a voltare pagina, a costruirsi un futuro in Israele, in Europa (tra cui l'Italia), in America. Vicende a cui Pagine Ebraiche ha voluto dedicare, sul numero di dicembre attualmente in distribuzione, un intero dossier. Un modo per offrire un proprio contributo alla celebrazione del 30 novembre. Ma questa data, come si sottolinea nel dossier, ricorda anche una differenza di trattamento: il mancato riconoscimento da parte delle Nazioni Unite dello status di rifugiati a questo milione di persone, a differenza di quanto accadde con i palestinesi.