A cosa si possono paragonare i rabbini? A dirigenti, giudici, insegnanti, professori universitari, organizzatori di eventi culturali? Probabilmente un po’ a tutte queste cose e a nessuna di queste. È un tema di cui abbiamo già parlato tante volte, l’ultima …
Confronto aperto e unità di intenti, nel desiderio di identificare soluzioni efficaci e condivise, fra i rabbini italiani e la Giunta dell’Unione delle Comunità ebraiche, alla ricerca di un assetto ordinato e coerente nella regolazione dei rapporti di lavoro fra …
Al di là dei facili usi – e spesso abusi – dei termini “particolarismo” e “universalismo”, la domanda rimane lecita: il messaggio della Torà è universale? Yair Furstenberg nel suo intervento al convegno “Universalismo o particolarismo” in onore di rav …
“Se abbiamo imparato oggi l’importanza e il valore della complessità dei linguaggi e delle vie dell’umanità, la necessità di dare a noi e ai nostri figli la possibilità di esprimere la loro curiosità scientifica e culturale ma anche l’impulso verso …
Con la tremenda eppur affettuosa immediatezza di un messaggio via social network sono stato informato della scomparsa del professor Vincenzo Gaudiello, un maestro per almeno cinque generazioni di studenti del liceo classico Giambattista Vico di Napoli. Un professore di italiano …
Cosa possono dare le religioni all’educazione? Come conciliare la tradizione dello studio tipicamente ebraica con i nuovi modelli educativi; come deve comportarsi un maestro, e viceversa un suo alunno?
Sono queste le domande che aprono il seminario di due giorni …
In generale è una buona cosa che gli ebrei non parlino con una voce unica, ma a volte si sente la necessità di avere un mezzo per distinguere le voci isolate degli estremisti da quelle della maggioranza. Forse più che …
Contrariamente a quanto affermato da alcuni, le espressione di condanna netta e categorica di quanto avvenuto recentemente, sia nelle voci dei rabbini capi che in quelle di tanti esponenti del rabbinato d'Israele e del pubblico religioso si sono levate subito e hanno avuto l'eco dovuta. Ne riporto qui alcuni passi (in ordine di importanza, non cronologico di comparsa).
Innanzitutto la dichiarazione ufficiale dei due rabbini capi, diffusa il 3 agosto (è riportata anche in inglese, tra gli altri dal Jewish Chronicle)
"La Torah d’Israele è un insegnamento di vita, 'Le sue vie sono vie di dolcezza e tutte le sue strade sono di pace' (Mishlè, Proverbi 3,17). Chiunque levi la sua mano contro un’altra persona è considerato malvagio, tanto più quando colpisce con parole o causa danni nel corpo e – guai! – compie azioni ancora più gravi. A nome di tutti i rabbini e di tutti i giudici di tribunali religiosi d’Israele noi condanniamo ogni atto di violenza commesso contro ogni essere umano in quanto creato 'ad immagine di D.O', sia questi ebreo o non ebreo, soldato o civile. La violenza non è la via della Torah ed è proibita in modo assoluto. Preghiamo per l’unità del nostro popolo. Firmato: Izhak Yosef e David Lau”.