David
Sciunnach,
rabbino
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“…
Siate santi perche Io l’Eterno, il vostro Signore sono Santo. Ciascuno
dovrà aver timore di sua madre e di suo padre …” (Vaikrà 19, 2 – 3). Ha
detto a proposito di questo verso uno dei grandi Maestri del passato:
Tutto il tempo che i figli d’Israele porranno attenzione alla santità
nella vita familiare, i figli ascolteranno ciò che i genitori diranno.
Ma quando si affievolirà la santità familiare allora verrà a mancare
anche il rispetto per i genitori.
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Davide
Assael,
ricercatore
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L’Inghilterra,
grazie ad un’azione politica del Ministro degli Interni, decide di
respingere 3000 bambini siriani rimasti orfani nei campi di Calais e di
altre parti d’Europa. Un’immagine che riporta alla memoria le peggiori
immagini della storia europea. Abbiamo passato una vita ad ascoltare le
storie dei reduci dei campi di sterminio, spesso condannati non dalla
ferocia nazista, ma dai calcoli contabili delle cancelliere europee, ed
oggi, come niente fosse stato, siamo di nuovo alla casella di partenza.
Ah, no! Si tratta di quella famosa strategia che impone di appropriarsi
degli argomenti dell’ultradestra per svuotare gli xenofobi
dall’interno. La stessa utilizzata dal cancelliere austriaco Faymann
(socialdemocratico!) e che ha raggiunto l’invidiabile obiettivo di
portare l’FPÖ di Strache e Hofer al 35%. Complimenti.
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Ddl negazionismo, definizione ancora aperta
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Ancora
aperta, e in una fase delicatissima, la definizione del provvedimento
legislativo per punire il negazionismo e l’odio razziale. “Più
difficile punire chi istiga all’odio razziale secondo il nuovo testo
della legge Mancino approvato con voto bipartisan dalla commissione
Giustizia del Senato” scrive Repubblica (Alberto Custodero). Nonostante
il testo con la modifica porti la firma della relatrice, la democratica
Rosaria Capacchione (che ha recepito un emendamento del forzista
Giacomo Caliendo) “è lo stesso Pd a lanciare l’allarme”, riferisce il
quotidiano.
La questione riguarda il nuovo testo della legge Mancino, licenziato in
prima lettura dal Senato un anno fa e in seconda dalla Camera. E che
ora è tornato a Palazzo Madama per la terza approvazione.
A far discutere è in particolare il passaggio in cui si circoscrive la
punibilità del negazionismo a comportamenti pubblici. “Non è
ammissibile che non sia punibile l’istigazione all’odio razziale
commessa in luoghi privati. È un comportamento troppo grave per restare
impunito, preludio di altri reati successivi” afferma Donatella
Ferranti, presidente della Commissione Giustizia della Camera.
In evidenza sulle cronache milanesi la notizia dell’arresto di un
insegnante al centro culturale Naar di piazza Castello affiliato al
movimento Chabad. L’uomo, secondo i giornali, sarebbe dotato di titolo
rabbinico.
“L’accusa è di maltrattamenti in famiglia, e non è il primo precedente”
scrive Repubblica (Massimo Pisa). Già in passato le volanti della
polizia erano state chiamate a intervenire d’urgenza a causa dei suoi
comportamenti nei confronti del figlio minore.
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silvana amati, prima firmataria del ddl Il Senato vota sul negazionismo
"Italia in ritardo, basta rimpalli"
“Bisogna
che questa partita si chiuda, senza ulteriori rimpalli. Anche perché è
un po’ paradossale che, in un periodo segnato dall’affacciarsi di nuovi
estremismi, dall’emergere di nuove pericolosissime ideologie che
minacciano le società democratiche, l’Italia non riesca a dotarsi di
una norma di contrasto all’odio già recepita in molti altri paesi
d’Europa”.
Il 16 ottobre del 2012 sua è stata la prima firma ad essere apposta sul
disegno di legge sul negazionismo che veniva presentato allora,
tecnicamente conosciuto come “Ddl n. 54, Modifica all’articolo 3 della
legge 13 ottobre 1975, n. 654, in materia di contrasto e repressione
dei crimini di genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra,
come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello statuto della Corte penale
internazionale”.
Una
sfida, non solo giuridica ma anche culturale, che l’ha sempre vista in
prima linea. Oggi la senatrice del Partito Democratico Silvana Amati
segue “con amarezza” ma anche con “rinnovato impegno” gli ultimi
sviluppi relativi al ddl, licenziato in prima lettura dal Senato un
anno fa e in seconda dalla Camera. E ora tornato a Palazzo Madama per
la terza approvazione.
Un
passaggio in particolare sta facendo emergere una diversità di opinioni
tra i parlamentari. E cioè il paragrafo in cui si circoscrive la
punibilità del negazionismo a comportamenti pubblici, contestata tra
gli altri dalla presidente della Commissione Giustizia della Camera
Donatella Ferranti (anche lei Pd).
“Sono quattro anni e mezzo che che questo percorso ha presso avvio. Un
percorso non semplice, decisamente tortuoso. La speranza è che, anche
con l’aiuto del governo, si possa trovare una soluzione definitiva.
Così da votare domani al Senato in modo compatto e far sì che il testo
venga poi assunto dalla Camera senza ulteriori modifiche” spiega Amati,
che ha immediatamente avviato un confronto con il ministro Maria Elena
Boschi.
“Non sorprende che tra le due commissioni Giustizia, quella della
Camera e quella del Senato, ci siano orientamenti differenti. Ci può
stare. Però a questo punto è necessario trovare una sintesi, perché se
continueremo a perderci sulle sfumature il rischio concreto è di non
andare da nessuna parte. Su questi temi serve un segnale forte al
paese. E quel segnale – sostiene Amati – potrà arrivare soltanto se il
Parlamento si muoverà con fermezza e tempestività”.
a.s twitter @asmulevichmoked Leggi
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25 aprile - memoria Ferramonti, la partigiana Rita
e il pane (azzimo) della libertà
Fino
alla promulgazione delle Leggi Razziste Rita Rosani (1920-1944),
partigiana triestina premiata con medaglia d’oro al valor militare,
distribuiva pane azzimo alle compagne della scuola magistrale per
“poter parlare di libertà”. Nel suo nome, nel campo di Ferramonti dove
fu rinchiuso il compagno Kubi (poi ucciso ad Auschwitz), il referente
della Comunità ebraica di Napoli per la Calabria, Roque Pugliese, ha
voluto compiere lo stesso gesto per enfatizzare il messaggio universale
di Pesach e la significativa concomitanza con la festa della
Liberazione. La giornata, patrocinata dalla Comunità ebraica triestina,
si è aperta con la deposizione di alcune corone sulla stele posta sul
viale antistante, intitolato alla memoria del rav Riccardo Pacifici, e
una marcia istituzionale con la presenza di quattro sindaci, forze
dell’ordine, autorità religiose. Leggi
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Ticketless
- Letteratura e Bibbia
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La
Bibbia e la Musica sono i due grandi assenti nella scuola italiana. Una
volta, per mettersi la coscienza a posto, si dava la colpa a Croce e si
dormivano sonni beati. Per fortuna il mondo è cambiato. Per la Musica,
ho scritto la settimana scorsa. Per la Bibbia oggi vorrei segnalare il
lavoro di Sonia Gentili (Novecento scritturale. La letteratura italiana e la Bibbia,
Carocci), del quale mi auguro di riuscire a parlare in futuro con
maggiore ampiezza. Qui mi preme segnalarlo subito per le cose acute
presenti nel capitolo sul Lager, al pari di quelle su Primo Levi, su
Giorgio Bassani o sulla Bibbia “materna” di Elsa Morante. Sono lati
della scrittura che un tempo erano considerati tabù: nessuno osava
parlarne. Un po’ come la presenza di Nietzsche nel socialismo e pure
nel sionismo. Meglio passare oltre. Belle anche le pagine di Gentili su
Leopardi e Pascoli. L’autrice è italianista, ma frequenta gli archivi e
così in appendice ricostruisce con nuovi documenti il caso della
censura democristiana contro Brancati. Qualcuno si chiederà cosa
c’entra con la Bibbia la commedia “La governante” che nel 1951
Andreotti con ogni forza combatteva. Invece, invece… La parola ai
lettori…
Alberto Cavaglion
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Periscopio - Shylock
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Il
quarto centenario della morte di Shakespeare ha dato occasione, in
tutto il mondo, di rievocare lo straordinario lascito culturale del
grande poeta e drammaturgo inglese, e di sollevare una serie di domande
riguardo all’attualità del suo messaggio artistico, ai molteplici
debiti verso la sua opera da parte del pensiero moderno (che, senza
tale opera, sarebbe certamente molto diverso da come lo conosciamo).
Per i lettori di questo notiziario quotidiano, naturalmente, tra tutte
le tragedie di Shakespeare, una su tutte si impone all’attenzione, per
il suo particolare valore sul piano della rappresentazione storica
dell’identità ebraica e del contorto rapporto tra ebrei e gentili, ed
è, naturalmente, Il mercante di Venezia.
Francesco Lucrezi, storico
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