25 Aprile – Ferramonti, il pane della libertà

ferFino alla promulgazione delle Leggi Razziste Rita Rosani (1920-1944), partigiana triestina premiata con medaglia d’oro al valor militare, distribuiva pane azzimo alle compagne della scuola magistrale per “poter parlare di libertà”.
Nel suo nome, nel campo di Ferramonti dove fu rinchiuso il compagno Kubi (poi ucciso ad Auschwitz), il referente della Comunità ebraica di Napoli per la Calabria, Roque Pugliese, ha voluto compiere lo stesso gesto per enfatizzare il messaggio universale di Pesach e la significativa concomitanza con la festa della Liberazione.
La giornata, patrocinata dalla Comunità ebraica triestina, si è aperta con la deposizione di alcune corone sulla stele posta sul viale antistante, intitolato alla memoria del rav Riccardo Pacifici, e una marcia istituzionale con la presenza di quattro sindaci, forze dell’ordine, autorità religiose. Significativa la partecipazione dell’Anpi, con il presidente provinciale Luca Branca, che ha sfilato accanto a una bandiera dello Stato d’Israele.
Ad aprire la cerimonia le parole del sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, che ha letto i messaggi inviati dall’ambasciatore israeliano Naor Gilon e dal presidente UCEI Renzo Gattegna. Libertà e solidarietà: questi i due valori richiamati dal Consigliere regionale Franco Sergio. Ad intervenire anche il rav Umberto Piperno, che ha parlato di “Pesach, un salto verso la libertà”.

(27 aprile 2016)