Ddl negazionismo,
al Senato discussione aperta

rassegnaAncora aperta, e in una fase delicatissima, la definizione del provvedimento legislativo per punire il negazionismo e l’odio razziale. “Più difficile punire chi istiga all’odio razziale secondo il nuovo testo della legge Mancino approvato con voto bipartisan dalla commissione Giustizia del Senato” scrive Repubblica (Alberto Custodero). Nonostante il testo con la modifica porti la firma della relatrice, la democratica Rosaria Capacchione (che ha recepito un emendamento del forzista Giacomo Caliendo) “è lo stesso Pd a lanciare l’allarme”, riferisce il quotidiano.
La questione riguarda il nuovo testo della legge Mancino, licenziato in prima lettura dal Senato un anno fa e in seconda dalla Camera. E che ora è tornato a Palazzo Madama per la terza approvazione. 
A far discutere è in particolare il passaggio in cui si circoscrive la punibilità del negazionismo a comportamenti pubblici. “Non è ammissibile che non sia punibile l’istigazione all’odio razziale commessa in luoghi privati. È un comportamento troppo grave per restare impunito, preludio di altri reati successivi” afferma Donatella Ferranti, presidente della Commissione Giustizia della Camera. 

In evidenza sulle cronache milanesi la notizia dell’arresto di un insegnante al centro culturale Naar di piazza Castello affiliato al movimento Chabad. L’uomo, secondo i giornali, sarebbe dotato di titolo rabbinico.
“L’accusa è di maltrattamenti in famiglia, e non è il primo precedente” scrive Repubblica (Massimo Pisa). Già in passato le volanti della polizia erano state chiamate a intervenire d’urgenza a causa dei suoi comportamenti nei confronti del figlio minore.

Intervistato da Repubblica, il leader leghista Matteo Salvini racconta il suo incontro con Donald Trump. “Se Trump va alla Casa Bianca sarei felice di poter fare da collegamento tra lui e Putin, visto che bisogna collaborare e non sanzionarsi” dice Salvini. In un altro passaggio afferma: “Sono stato di recente in Israele. Ho incontrato ministri, parlamentari, giornalisti e imprenditori. Gli unici che spaventa la Lega sono i poteri forti, ma non la gente. Ho buoni rapporti anche con la Russia e ora con un potenziale candidato alla Casa Bianca. Il resto sono tutte montature ed esagerazioni. Se vince Trump, arriverà una ventata di onestà”. 

Inconsueto rogito a Marsiglia, dove una vecchia sinagoga diventerà presto moschea. “Costo dell’operazione 400mila euro, con grande soddisfazione e strette di mano intorno al tavolo, perché, in definitiva, il proprietario dei luoghi non cambia: almeno così assicurano il venditore, l’associazione ebraica Or Torah, e l’acquirente, l’associazione musulmana Al Badr” (Francesca Pierantozzi, Il Messaggero).

“Finché nel mirino dei martiri islamici c’era solo Israele e si facevano esplodere nelle sinagoghe e nei pub di Tel Aviv, ogni reazione israeliana veniva considerata turpe. Ora nel mirino ci siamo noi europei, i terroristi ce l’hanno con noi. Un italiano o un parigino può ben comprendere come scorre la vita a Tel Aviv”. Così Pierluigi Battista al Corriere del Mezzogiorno, introducendo un’iniziativa in programma oggi a Bari dove parlerà di Israele, geopolitica e questione palestinese. 

Sul Corriere, nello spazio delle opinioni, il rav Giuseppe Laras si dice a favore della nomina della giornalista Fiamma Nirenstein come nuova ambasciatrice dello Stato di Israele in Italia. “Potrei elencare moltissime persone – assicura – che vivono giorno dopo giorno, assiduamente e attivamente l’ebraismo, che si sono compiaciute per questa scelta, sia tra la gente comune sia tra i notabili”. ” Vi saranno certo anche i contrari – aggiunge il rabbino, con un chiaro riferimento alle perplessità emerse nelle scorse settimane e lasciate intendere secondo i giornali Repubblica e Haaretz e nel recente passato fra gli altri anche dal rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni – pure autorevoli, ma non sono l’unica voce, né quella maggioritaria”.
Laras assicura che si tratta di una donna “intelligente e responsabile oltreché colta, attiva ed estrosa”. E questo, sostiene, farebbe bene “sia all’Italia sia all’ebraismo italiano”.

Una “ossessione anti-israeliana” dietro la quale sarebbe “fin troppo facile scorgere il tipico fastidio antisemita che dipinge ogni volta gli ebrei come geniali, ricchissimi, potenti e infiltrati”. Così Fabrizio Rondolino, sull’Unità, commenta alcuni recenti articoli del Fatto Quotidiano. 

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(27 aprile 2016)