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 1 marzo  2018 - 14 Adar 5778
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav


Elia Richetti,
rabbino
Di fronte alla supplica di Moshè di perdonare e graziare il popolo dopo il vitello d’oro, HaQadòsh Barùkh Hu risponde: “Darò grazia a chi darò grazia e sarò misericodioso con chi sarò misericordioso”. I Maestri del Chassidismo interpretano: “Darò grazia a chi dice ‘darò grazia’, sarò misericordioso con chi dice ‘sarò misericordioso’”.
 
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Giorgio Berruto
“È noto che agli ebrei era vietato investigare il futuro. La Torah e la preghiera li istruiscono invece nella memoria. Ciò li liberava dall’incantesimo del futuro, di cui sono succubi quelli che cercano responsi presso gli indovini. Ma non per questo il futuro diventò per gli ebrei un tempo omogeneo e vuoto. Poiché ogni secondo, in esso, era la piccola porta da cui poteva entrare il Messia” (Walter Benjamin, “Tesi di filosofia della storia”, XI).
 
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Caso Fioramonti, Di Maio: M5s non è contro Israele
Dalla Stampa a Repubblica, dal Sole 24 Ore al Messaggero. In evidenza su molti quotidiani “l’inquietudine e l’indignazione nel mondo ebraico italiano” segnalati ieri sul nostro notiziario Pagine Ebraiche 24 per la notizia della candidatura a ministro dell’Industria da parte del Movimento Cinque Stelle di Lorenzo Fioramonti, docente di economia che in passato ha sostenuto la campagna d’odio e boicottaggio contro Israele.
“Non ho mai sostenuto e non sostengo tutt’oggi, ovviamente, alcun boicottaggio nei confronti di Israele” ha affermato nella giornata di ieri l’economista. Il candidato premier grillino Luigi Di Maio per difenderlo parla di “fake news”. Ma la notizia è vera e – riporta tra gli altri La Stampa – “lo stesso Fioramonti scivola nel tentativo di eclissare un’intervista che è facilmente rintracciabile”.
Nel pomeriggio, ospite dell’Ansa per un confronto pre-elettorale, Di Maio dice: “Il Movimento non è contro Israele, è contro il boicottaggio e non ha un ministro contro Israele”. Parole che, riportano Repubblica, Avvenire e Il Fatto Quotidiano, sarebbero piaciute alla presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello. “Il Movimento Cinque Stelle ha un pregiudizio contro Israele che non comincia dal caso di Lorenzo Fioramonti” dice al Corriere il presidente dell’Unione delle associazioni pro Israele Alessandro Litta Modignani.

Tre le ultime iniziative di campagna elettorale spicca la missione della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni a Budapest per incontrare il premier Viktor Orban. Il Corriere tra gli altri parla di “asse” con il controverso leader ungherese e segnala l’apprezzamento per le iniziative adottate “contro la deriva della speculazione finanziaria di personaggi alla Soros”. Questa e altre come parole d’ordine di una destra che non si nasconde, scrive il Corriere, “ma che rivendica ‘la nostra battaglia patriottica, per la sovranità nazionale, per la difesa delle radici cristiane’, e che si sceglie alleati scomodi per i moderati italiani ed europei”.

Una base missilistica nei pressi di Damasco è la nuova sfida dell’Iran a Israele. A individuarla, 13 chilometri a Nord-Ovest della capitale siriana, un satellite israeliano. Le immagini, spiega La Stampa, mostrano depositi con missili in grado di colpire Israele gestiti dall’unità d’élite dei pasdaran, Al-Quds.

Chiuse le indagini contro gli ultrà della Lazio che sarebbero responsabili delle offese antisemite ad Anna Frank in curva. Rischio processo per 14 di loro, tra i 17 e i 53 anni. “Prima il Daspo e adesso il decreto di chiusura indagini. Dopo l’intervento del questore anche la procura di Roma preme sull’acceleratore” scrive Il Tempo.
 
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  davar
il mondo ebraico festeggia
Italia Ebraica, un Purim
di condivisione e impegno

Un Purim di gioia, spensieratezza, condivisione. Ma anche nel segno della solidarietà, con un’attenzione particolare rivolta a chi attraversa momenti difficili. Molteplici le iniziative in tutta l’Italia ebraica per celebrare il gioioso appuntamento. Grandi, medie e piccole Comunità protagoniste.
A Firenze evento in grande stile e molto partecipato, come ci racconta il Consigliere Ugei Giulio Piperno. Oltre duecento le presenze, con una significativa rappresentanza della sezione senese. Folta partecipazione anche nelle Comunità più piccole, come a Verona, dove il rav Yosef Labi ha raccolto attorno a sé varie decine di persone. E lo stesso è accaduto e sta accadendo un po’ ovunque, da Genova a Livorno, da Merano a Napoli. A Roma, dove Purim è stata l’occasione per prendere congedo con i genitori dell’associazione Or Lamishpachot che raggruppa padri e madri di soldati israeliani uccisi in guerra o vittima di attentati, per il terzo anno consecutivo nella Capitale, da segnalare l’iniziativa  l’iniziativa di un gruppo di ragazzi di Adrachà Madrichim del Dipartimento  Educativo Giovani della Comunità e dei movimenti giovanili Hashomer Hatzair e Benè Akiva, che ha fatto visita ad alcuni pazienti ricoverati all’Ospedale Israelitico elargendo sorrisi e dolcetti. Solidarietà la parola chiave anche della festa in maschera della Deputazione Ebraica.

(Nell'immagine i giovani della Comunità ebraica romana in visita all’Ospedale Israelitico)
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in distribuzione pagine ebraiche di marzo  
2018, l'Italia e il mondo ebraico
davanti a grandi scelte sul futuro

Il proseguo di questo 2018 sarà segnato da grandi scelte e cambiamenti per l'Italia ebraica e non. A partire da quanto accadrà il prossimo 4 marzo con le elezioni nazionali, influenzate da un clima velenoso di populismi e dal riemergere di movimenti neofascisti e neonazisti. Nostalgie inquietanti, presenti in tutto il continente, e contro cui l'Italia sarà impegnata in prima fila, come racconta il numero di marzo di Pagine Ebraiche, in distribuzione in queste ore: il nostro Paese, spiega al giornale dell'ebraismo italiano l'ambasciatore Sandro De Bernardin - protagonista della grande intervista del mese - avrà l'onere e onore di guidare l'IHRA (ente intergovernativo che si occupa di Memoria ed educazione) e di lavorare affinché il ricordo della Shoah non resti solo un dato formale, ma divenga fattore attivo di conoscenza e di protezione per tutte le società civili.
Il 2018 per l'ebraismo italiano, ricorda Pagine Ebraiche, sarà una stagione di scelte importanti, con il Consiglio dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane al lavoro per ripensare il futuro e la gestione delle risorse. In Israele quest'anno si festeggerà invece i 70 anni dalla dichiarazione d'Indipendenza e Gerusalemme, la sua capitale, sarà ovviamente protagonista: anche per questo il giornale dell'ebraismo italiano dedica alla città cuore delle tre religioni monoteiste e della democrazia israeliana, un intero dossier dal significativo titolo “Benvenuti a Gerusalemme”, parafrasando quello di una mostra in corso al Museo ebraico di Berlino. E proprio dalla capitale tedesca, arrivano suggestioni e riflessioni grazie all'ultima edizione della Berlinale a cui Pagine Ebraiche dedica un ampio approfondimento.
 

il paese si traveste festeggiando purim
Israele, la sfida in maschera
Tutta Israele nelle scorse ore ha sfilato per strada e festeggiato Purim mascherandosi e sfidandosi al travestimento più bello. Grandissimo successo ha avuto quello scelto da due ragazzini, cui video e foto sono state condivise migliaia di volte: i due si sono infatti travestiti da Na Nach, il gruppo legato ai Hasidm Breslover che tutti conoscono in Israele perché gira per le città a bordo di furgoncini bianchi con musica tecno a tutto volume, ballando e facendo ballare per le strade del paese.
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pagine ebraiche di marzo - speciale berlinale
L'Orso di Berlino non fa sconti
Un vulcano capace di far sfilare sotto gli occhi del partecipante 400 film, uno spettro senza pari del cinema creativo e coraggioso, ma tenendo da conto anche i grandi momenti di spettacolo, il punto di incontro e il passaggio inevitabile della cinematografia europea, in particolare di quella centroeuropea. Nell’ultimo anno di conduzione di Tom Tykwer, la Berlinale 2018 ha mostrato le unghie e ha sfoderato un potenziale che nelle ultime edizioni era apparso lievemente sbiadito. E se la politica del momento ha finito per prendere il sopravvento sul finale, quando è venuto il giorno di assegnare i premi, e si è voluto a tutti i costi rimarcare che questo è l’anno del “metoo” anche a scapito di una scrupolosa considerazione artistica sui film finiti sotto i riflettori, il festival della capitale tedesca ha svolto ancora una volta egregiamente in ogni caso il proprio ruolo di calderone del cinema vivo. Non sono i mancati i grandi temi del confronto con la Memoria e con la Storia. Era presente un cinema israeliano ben vivo e stimolante, forse più riflessivo e forse non più all’altezza delle indimenticabili impennate degli scorsi anni.

Guido Vitale, Pagine Ebraiche Marzo 2018
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pagine ebraiche di marzo - speciale berlinale
L’Europa e l’altra Europa,
in scena per la Memoria

Non è facile parlare di Memoria, di passato, e di presente, di vita nostra, di testimoni, di colpa. Di responsabilità, di ricerca della verità e di sete di giustizia in un film originale e vivo. Profondamente contemporaneo. Il regista slovacco Martin Sulik con “Dolmetscher” (L’interprete) è riuscito con una incredibile prova di professionalità a mettere a segno tutto questo, volando alto rispetto alla ridondante sovraproduzione che punta a questo tema e invade le sale soprattutto nei giorni attorno al 27 gennaio. Qui le cose sono ben diverse e gli itinerari della memoria parlano di allora e di oggi, parlando di Europa e di altra Europa in una vicenda appassionante, straziante ed esilarante che si svolge fra Vienna e Bratislava le due città che si guardano e appartengono sulle sponde avverse de Danubio a due mondi inseparabili e antipodici al tempo stesso. La sceneggiatura di Marek Lescak è magistrale e non può essere svelata in queste righe se non altro per non ridurre l’effetto dei colpi di scena che costellano il film dall’inizio alla fine.

Pagine Ebraiche Marzo 2018
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qui roma
Moadon, per conoscere l'ebraico
Un nuovo appuntamento con Moadon, ciclo di incontri curato dalla professoressa Luisa Basevi e promosso dalla sezione romana dell'Adei Wizo con il supporto dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Letture, canto, letteratura e teatro in lingua ebraica, con light buffet. L'appuntamento è per sabato 3 marzo alle 20.30, nella sede dell'Adei.
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jciak
Gli uomini oltre il muro
Le schermate di Tinder scorrono rapide. Una donna cerca uomini. Un uomo cerca donne. Sarebbe semplice se lei non fosse in Israele e loro nei territori. Prende il via da qui The Men Behind the Wall di Ines Moldavsky che si è appena aggiudicato l’Orso d’oro come migliore corto alla Berlinale entrando così nella rosa candidabile all’Oscar. Attraverso il filtro di Tinder – una delle app di appuntamenti più diffuse - Moldavsky, argentina che da vent’anni vive e lavora a Tel Aviv, esplora la dimensione più privata del conflitto israelo-palestinese con uno sguardo irriverente senza esitare a mettersi in gioco in prima persona.
La filmaker scavalca i confini del suo ruolo per entrare nel film da protagonista. Nelle conversazioni con gli uomini incontrati su Tinder emergono così stralci di vita insospettati. Qualcuno si confida, altri le leggono poesie o parlano dei loro bisogni, della loro visione del sesso e chiedono di lei.

Daniela Gross
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  pilpul
Setirot - Cronaca con domande
A pochissimi giorni dalle elezioni, Sinistra per Israele di Milano organizza un dibattito dal titolo “La sinistra di fronte alla situazione mediorientale, all’antisemitismo, all’islamofobia e al razzismo”. Intervengono esponenti di Liberi e Uguali (Laura Boldrini, Luciano Belli Paci, Rahel Sereke) e del Partito Democratico (Lele Fiano, Lia Quartapelle, Nadira Hairague). Ospite il Municipio 3. La grande sala del Consiglio è affollata. Il dibattito (introdotto e moderato da chi scrive queste righe) è serio, qualificato, pacato – molti i punti in comune, abbastanza ovvio per un’area di centrosinistra largo come si usa dire, con alcune differenziazioni, talune di qualche peso (chi volesse vedere la registrazione può trovarla sulla pagina Facebook di Sinistra per Israele Gruppo di Milano). Le solite piccole sceneggiate di un micro gruppetto di propal, subito zittiti dal pubblico.

Stefano Jesurum, giornalista
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In ascolto - Pippin
Il Jerusalem Post ha annunciato l’arrivo imminente del musical “Pippin” a Gerusalemme. La prima sarà mercoledì 7 marzo e sono previste otto repliche. L’allestimento è della compagnia teatrale Starcatcher che si autodefinisce “gruppo teatrale indipendente, impegnato a offrire al pubblico israeliano i musical in lingua inglese con allestimenti di alta qualità”.
Originale la scelta di “Pippin”, una vecchia produzione con una storia interessante. Debutta nel 1972 a Broadway con la regia di Bob Fosse (che nello stesso anno dirige il più celebre “Cabaret”) e vi resta fino al 1977, per un totale di 1949 repliche.


Maria Teresa Milano
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Rovesciamento delle sorti
Due figuri vagamente anni Venti (almeno queste erano le intenzioni, dato che la festa era a tema), due Zorro, uno zombie con il volto dell'Urlo di Munch, un elefantino (ci mancavano il gatto e il topo, nonché i due liocorni), ma per il prossimo zoo di Purim possiamo sempre migliorare, e del resto non è stata decisione da poco accettare il travestimento stile Great Gatsby rinunciando al costume da mucca autoprodotto ed orgogliosamente indossato di Purim in Purim da almeno un decennio...tutti pronti e via.

Sara Valentina Di Palma
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