Caso Fioramonti, Di Maio:
“Movimento non è contro Israele”

rassegnaDalla Stampa a Repubblica, dal Sole 24 Ore al Messaggero. In evidenza su molti quotidiani “l’inquietudine e l’indignazione nel mondo ebraico italiano” segnalati ieri sul nostro notiziario Pagine Ebraiche 24 per la notizia della candidatura a ministro dell’Industria da parte del Movimento Cinque Stelle di Lorenzo Fioramonti, docente di economia che in passato ha sostenuto la campagna d’odio e boicottaggio contro Israele.
“Non ho mai sostenuto e non sostengo tutt’oggi, ovviamente, alcun boicottaggio nei confronti di Israele” ha affermato nella giornata di ieri l’economista. Il candidato premier grillino Luigi Di Maio per difenderlo parla di “fake news”. Ma la notizia è vera e – riporta tra gli altri La Stampa – “lo stesso Fioramonti scivola nel tentativo di eclissare un’intervista che è facilmente rintracciabile”.
Nel pomeriggio, ospite dell’Ansa per un confronto pre-elettorale, Di Maio dice: “Il Movimento non è contro Israele, è contro il boicottaggio e non ha un ministro contro Israele”. Parole che, riportano Repubblica, Avvenire e Il Fatto Quotidiano, sarebbero piaciute alla presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello. “Il Movimento Cinque Stelle ha un pregiudizio contro Israele che non comincia dal caso di Lorenzo Fioramonti” dice al Corriere il presidente dell’Unione delle associazioni pro Israele Alessandro Litta Modignani.

Tre le ultime iniziative di campagna elettorale spicca la missione della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni a Budapest per incontrare il premier Viktor Orban. Il Corriere tra gli altri parla di “asse” con il controverso leader ungherese e segnala l’apprezzamento per le iniziative adottate “contro la deriva della speculazione finanziaria di personaggi alla Soros”. Questa e altre come parole d’ordine di una destra che non si nasconde, scrive il Corriere, “ma che rivendica ‘la nostra battaglia patriottica, per la sovranità nazionale, per la difesa delle radici cristiane’, e che si sceglie alleati scomodi per i moderati italiani ed europei”.

Una base missilistica nei pressi di Damasco è la nuova sfida dell’Iran a Israele. A individuarla, 13 chilometri a Nord-Ovest della capitale siriana, un satellite israeliano. Le immagini, spiega La Stampa, mostrano depositi con missili in grado di colpire Israele gestiti dall’unità d’élite dei pasdaran, Al-Quds.

Chiuse le indagini contro gli ultrà della Lazio che sarebbero responsabili delle offese antisemite ad Anna Frank in curva. Rischio processo per 14 di loro, tra i 17 e i 53 anni. “Prima il Daspo e adesso il decreto di chiusura indagini. Dopo l’intervento del questore anche la procura di Roma preme sull’acceleratore” scrive Il Tempo.

“Non vogliamo fare censura preventiva. Abbiamo molti progetti sul tema delle minoranze e delle relazioni scientifiche. I crediti rilasciati al seminario rientrano nell’autonomia universitaria dei singoli dipartimenti”. È quanto dice il rettore dell’Università di Torino a proposito di due giornate di studio dal titolo ‘L’eredità di Edward Said in Palestina’, organizzate dagli studenti del movimento Progetto Palestina con la partecipazione dello storico antisionista Ilan Pappè (Corriere Torino).

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(1 marzo 2018)