Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui    12 Gennaio 2021 - 28 Tevet 5781
IL NUOVO LIBRO DI ADAM SMULEVICH ILLUSTRATO DA PIERFRANCO FABRIS 

Sinagoghe italiane, un viaggio
tra identità, parole e colori

Situate molto spesso nel cuore delle città, le sinagoghe italiane sono testimoni di oltre duemila anni di storia e di questa storia, tra gli alti e i bassi che hanno caratterizzato un percorso lungo e talvolta faticoso, comunque mai banale, portano incisi tutti i segni.
A ripercorrerne la vicenda è un nuovo volume da qualche ora in libreria, ma già molto percepito per via delle numerose recensioni e segnalazioni apparse sulla stampa nazionale.
“Sinagoghe italiane. Raccontate e Disegnate” (ed. Biblioteca dell’Immagine) del giornalista della redazione UCEI Adam Smulevich, con illustrazioni di Pierfranco Fabris, è un viaggio tra parole e colori che ripercorre, in modo vivace, l’intero arco di questo itinerario.
Da Trieste a Palermo, le città interessate da una ricognizione che si sofferma sugli aspetti salienti di questa antica presenza, valorizzando la vocazione al tempo stesso particolare e universale di edifici spesso riconoscibili ma non sempre davvero conosciuti, sono ben 42.
Sinagoghe del ghetto e sinagoghe dell’emancipazione.
Piccoli e grandi gioielli che da Nord a Sud vengono svelati anche attraverso l’esperienza sul campo della redazione di Pagine Ebraiche, le molte storie e i molti aneddoti proposti ai lettori in questi anni di lavoro.

In alcune regioni il libro sarà in vendita per tutto il mese di gennaio anche in edicola, in abbinamento ad alcuni quotidiani locali.

(Nei disegni di Pierfranco Fabris l'esterno della sinagoga di Trieste e l'interno di quella di Firenze)

Leggi

IL DOSSIER "ITINERARI" SU PAGINE EBRAICHE DI GENNAIO 

In fuga dalla guerra, una mensa come rifugio

Nel dossier “Itinerari” su Pagine Ebraiche di gennaio in distribuzione abbiamo scelto di proporvi sei percorsi di consapevolezza in altrettanti grandi centri, sulle tracce di personaggi che hanno ancora molto da raccontarci. Un viaggio nei luoghi e tra ideali e valori che non hanno perso d'attualità. Il secondo appuntamento è con Milano e la storia della Mensa dei bambini di Israel Kalk.

“Milano 1939. Due bambini giocano ai Giardini Pubblici nei pressi di Porta Venezia. Arriva un terzo ragazzo, suppergiù della stessa età e si ferma a guardarli. Dopo un po’ il ghiaccio si è rotto ed il gioco prosegue in tre. Vergate dalla mano di qualche autore famoso, queste frasi potrebbero benissimo essere l’inizio di un racconto straordinario. Chi lo scrive, però, non è né autore né famoso. Lo faccio io, Werner Retter, uno dei bambini di allora. Dopo quasi quarant’anni ricordo e racconto un episodio decisivo della mia infanzia. Non è facile trovare le parole più adatte perché in queste pagine cerco di far rivivere una realtà più straordinaria di ogni racconto, realtà che ha profondamente influenzato la vita mia e quella di tanti altri giovani dell’epoca: La Mensa dei Bambini. 
Si dice che il caso sia cieco. Ripensando a quel lontano incontro dubito che sia sempre così poiché quella volta ha radunato proprio quei personaggi che ci volevano per causare l’inizio della meravigliosa opera di assistenza: due giovani profughi e Motele. I profughi erano mia sorella Brigitte e io; Motele, il figlio del Dott. Israel Kalk, l’uomo che ha ideato, realizzato e guidato la Mensa per anni, dalla prima merenda elargita fino alla chiusura forzata nel 1943”. Per raccontare la storia della Mensa dei Bambini, un luogo poco conosciuto di Milano, di cui oramai non esiste più neanche l’edificio in via Guicciardini, non si può che affidarsi alle parole di Werner Retter. È lui, involontariamente, a far scattare la molla che porterà l’ingegnere Israel Kalk, ebreo di origine lituana, a dare vita a una struttura d’assistenza dalla storia quasi miracolosa. Vedendo il piccolo Werner e la sorella Brigitte giocare con il figlio nei giardini di Porta Venezia, Kalk viene a conoscenza delle storie di centinaia di profughi ebrei, scappati dalla Germania e dall’Austria, e che a Milano hanno trovato un momentaneo rifugio.

Leggi

LA SCOMPARSA DEL MAGNATE AMERICANO

Sheldon Adelson (1933-2021)

Uno degli uomini più influenti del mondo conservatore americano e israeliano. Magnate dei casinò e proprietario di mezzi di comunicazione negli Stati Uniti e in Israele, Sheldon Adelson ha lasciato un segno profondo nella politica di entrambi i paesi. Senza esitazioni ha sostenuto con forza i candidati repubblicani negli Usa e la destra di Benjamin Netanyahu in Israele, mettendo a disposizione conoscenze, denaro e media. Un “patriota americano”, “forte sostenitore di Israele” e “generoso benefattore di cause filantropiche, in particolare della ricerca medica e dell'educazione alla tradizione ebraica”, le parole di commiato dedicate ad Adelson - scomparso in queste ore all'età di 87 anni - dall'ex Presidente degli Stati Uniti George W. Bush. 
Nato il 4 agosto 1933 a Dorchester, Boston, Adelson ha raccontato di essere cresciuto in condizioni di povertà. I genitori, Arthur, un tassista ebreo lituano, e Sarah, una sarta del Galles, non potevano permettersi che un monolocale da condividere assieme ai tre figli. “Eravamo così poveri che non potevamo permetterci che stracci”, racconterà Adelson in un'intervista. A 12 anni prenderà in prestito 200 dollari da uno zio per comprare una licenza per vendere giornali per strada. Sarà la prima iniziativa economica di un giovane duro e intraprendete, che in età adulta diventerà uno degli uomini più ricchi degli Stati Uniti.

Leggi

IL DOCUMENTARIO WEB REALIZZATO DA LEONARDO CAMPUS

Le persecuzioni in Italia e i conti con la Storia

“Un percorso di approfondimento innovativo, digitale, pensato sia per gli studiosi che per il pubblico, sul modo in cui una delle pagine più oscure della storia nazionale è stata analizzata e raccontata agli italiani dalla televisione pubblica, oltre che dalla storiografia e dalle istituzioni, dal Dopoguerra ad oggi”. La pagina nera è quella delle leggi anti-ebraiche, al centro del nuovo webdoc “I conti con la storia”, realizzato da Leonardo Campus, assegnista del Venice Centre for Digital and Public Humanities dell’Università Ca’Foscari e autore di programmi televisivi a tema storico. “Questo lavoro rappresenta l’inizio di una modalità nuova di approcciarsi alla storia sia dal punto di vista della ricerca di materiale, sia dal punto di vista dell’organizzazione per la diffusione dei contenuti. Il tutto fatto con grande intelligenza e rigore scientifico ammirevole”, sottolinea a Pagine Ebraiche lo storico Gadi Luzzatto Voghera, direttore della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano, che in queste ore partecipa assieme all’autore e allo storico Simon Levi Sullam alla presentazione del webdoc. 

Leggi

LA NOTA DELLA PRESIDENTE UCEI E DELLA COMUNITÀ EBRAICA DI VENEZIA 

“L’assessore canta ‘Faccetta nera’,
episodio che getta un’ombra”

L’assessore all’Istruzione della Regione Veneto Elena Donazzan si è esibita nelle scorse ore in una performance radiofonica celebrativa di Faccetta nera, canzone simbolo del fascismo. La Presidente UCEI Noemi Di Segni e il presidente della Comunità ebraica di Venezia Paolo Gnignati hanno commentato quanto accaduto con la seguente dichiarazione congiunta:

“Come UCEI e Comunità ebraica di Venezia esprimiamo la nostra viva costernazione per il comportamento dell’assessore Donazzan – componente della Giunta regionale del Veneto – la quale, in una trasmissione radiofonica a diffusione nazionale, ha intonato e commentato allegramente ai microfoni alcune note di ‘Faccetta nera’, canzone ben nota che riecheggia un triste e ignobile passato. Queste note facevano rabbrividire per la leggerezza e piacevolezza con cui sono state condivise.
Chi siede nelle istituzioni deve avere consapevolezza del valore dei propri gesti e non può, neppure nel contesto di una trasmissione satirica, lasciarsi andare a comportamenti che appaiono chiaramente elogiativi della dittatura fascista.
Un episodio grave, che giunge da un esponente di un governo regionale e con il suo operato offusca pesantemente il prestigio di un’istituzione come la Regione Veneto.
Per essere consapevolmente e responsabilmente partecipi del Giorno della Memoria, che tra due settimane una intera Italia si appresterà a celebrare con le sue massime istituzioni, è evidentemente necessaria una formale condanna dell’accaduto, per non dare spazio a chi nelle istituzioni, in un qualsiasi giorno e in un qualsiasi spazio delle nostre vite quotidiane, pone in essere comportamenti che concretamente negano ed offendono il significato di tale giornata”. 

Leggi

IL NUOVO EPISODIO DURANTE UNA CONFERENZA ONLINE

Antisemitismo in rete, Memoria sotto attacco

Nel gergo della rete sono dette zoombombing: azioni di disturbo organizzate che vanno a colpire iniziative in corso sulla popolare piattaforma divenuta ormai per milioni di italiani uno strumento (anche di lavoro) irrinunciabile.
Quello di cui è stata vittima nelle scorse ore Lia Tagliacozzo, autrice molto impegnata sul tema della Memoria anche come elaborazione del proprio vissuto familiare, ha però un risvolto particolarmente sinistro. 

Leggi

QUI TORINO - LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO KZ LAGER 

I viaggi nella Memoria

“Un libro che rappresenta l’occhio personale di chi ha a cuore la trasmissione della Memoria. Ma anche una piattaforma solida, con informazioni adeguate, su cui possiamo poggiarci per aprire una discussione proprio sul tema della Memoria e sugli errori commessi nel trasmetterla”. Il nuovo libro di Davide Romanin Jacur KZ Lager (ed. Ronzani) è, nelle parole dello storico Alberto Cavaglion, un volume importante perché apre una riflessione sulla direzione intrapresa in questi anni dalla didattica della Shoah. KZ lager, presentato per la Fondazione Camis De Fonseca di Torino da Cavaglion assieme all’autore e alla docente Elisabetta Acide e introdotto dal direttore della redazione UCEI Guido Vitale, è il frutto dei moltissimi Viaggi della Memoria a cui Romanin Jacur – a lungo presidente della Comunità ebraica di Padova e attuale assessore al Bilancio UCEI – ha preso parte in questi anni. Un racconto personale, arricchito da dati storici, immagini, appunti delle centinaia di ragazzi incontrati.

Leggi

Domande a destra
Ma chi è Elena Donazzan, assessore all’Istruzione della Regione Veneto?
Definirla nostalgica sembra un po’ riduttivo. Vicina a Casa Pound, ammiratrice tronfia di Ezra Pound, il poeta, del quale poco tempo fa ella diceva: “riferimento della grande letteratura più raffinata, tentarono di negarlo per decenni. Fortunatamente intellettuali di ieri e di oggi, liberi pensatori e uomini di cultura, quella vera, hanno perspicacemente tenuto in vita il pensiero di questo straordinario poeta del Novecento per unicità nella scelta della letteratura, della vita, della filosofia politica”. 
Dario Calimani
Definizione Ihra, il manuale
È stato appena pubblicato un Manuale per l’uso pratico della definizione operativa IHRA di antisemitismo, col copyright del 2021; commissionato dalla Commissione europea (quasi una tautologia) ed è stato pubblicato assieme all’IHRA, col supporto della Presidenza tedesca del Consiglio dell’Unione Europea. Poiché è davvero completo, ricco degli esempi e delle applicazioni pratiche, chiude ogni dibattito sull’estensione e portata del testo della definizione (clicca qui).
Emanuele Calò
L’assedio al Congresso e noi
Cosa rappresentano per noi europei, per noi italiani, per noi ebrei le immagini orribili e inquietanti che ci sono giunte in diretta da Capitol Hill? Quale significato celano per il nostro presente e il nostro futuro l’incitamento alla violenza del Presidente Trump e la gazzarra barbarica andata in scena in uno dei luoghi simbolo della democrazia mondiale?
 
David Sorani
Leggi
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Le testate giornalistiche non sono il luogo idoneo per la definizione della Legge ebraica, ma costituiscono uno strumento di conoscenza di diverse problematiche e di diverse sensibilità. L’Assemblea dei rabbini italiani e i suoi singoli componenti sono gli unici titolati a esprimere risoluzioni normative ufficialmente riconosciute. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo comunicazione@ucei.it Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: comunicazione@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.
Twitter
Facebook
Website