Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui               28 Gennaio 2021 - 15 Shevat 5781
IL LAVORO COORDINATO DA MILENA SANTERINI A PALAZZO CHIGI

"Lotta all'antisemitismo, la nostra strategia nazionale
per lasciare un segno nella società italiana"

“Solo attraverso una profonda comprensione di quanto avvenne allora è possibile oggi cogliere l’antisemitismo e il razzismo nelle sue forme mutevoli, per prevenirlo, contrastarlo e monitorarlo in modo più efficace”.
È uno dei principi che hanno portato alla stesura di una strategia nazionale a cura della professoressa Milena Santerini con il contributo della task force che da qualche mese la affianca nel suo impegno di coordinatrice contro l’antisemitismo.
Presentata a Palazzo Chigi in occasione del Giorno della Memoria, la strategia ha come proprio cardine la definizione di antisemitismo dell’International Holocaust Remembrance Alliance ed è caratterizzata da una serie di raccomandazioni che le istituzioni italiane, ha dichiarato Santerini, “vengono invitate ad adottare e applicare per contrastare i sempre più frequenti fenomeni di intolleranza e antisemitismo: atti di violenza, minacce, svastiche sui muri, linguaggio d’odio sul web, pregiudizio normalizzato nella vita quotidiana”.
Un tema sul quale la coordinatrice nazionale si confronta anche sul numero di febbraio del giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche in distribuzione. “La strategia nazionale – spiega Santerini – rappresenta un salto di qualità notevole rispetto a quanto fatto finora nella lotta all’antisemitismo. È un’azione molto più stringente, anche nel rapporto con i singoli ministeri con cui andremo ad interfacciarci. A ciascuno possiamo adesso rivolgerci con raccomandazioni ad hoc, formulando richieste ben precise che sono frutto di un percorso, di un’elaborazione a monte”. Un’iniziativa che, prosegue, “porta l’Italia a uno stadio molto avanzato nel panorama europeo”.
Le forme di antisemitismo presenti nella società italiane sono state suddivise in varie categorie: da quello di matrice religiosa a quello rappresentato dai nostalgici del nazifascismo, dai deliri complottisti legati alla pandemia in corso alla negazione del diritto di esistere per Israele.
“A breve – racconta Santerini – inizierà il lavoro sul campo. Quello che ci permetterà ad esempio di chiedere di investire su specifici aspetti di formazione, di suggerire modifiche di leggi al Parlamento, di inviare segnalazioni circostanziate al mondo dello sport, come a quello dell’università e della pubblica amministrazione”.
A tutti questi soggetti “chiederemo di tener conto del fatto che l’antisemitismo non è qualcosa di stagnante, che resta sempre uguale a se stesso nel tempo; è anzi in costante evoluzione, un morbo che va a insinuarsi contaminandole nelle varie pieghe della nostra società”.

Leggi

IL FRANCOBOLLO NEL CENTENARIO DALLA NASCITA DELLA TESTIMONE

"Settimia Spizzichino, un esempio per l'Italia"

“Io della mia vita voglio ricordare tutto, anche quella terribile esperienza che si chiama Auschwitz. Per questo, credo, sono tornata: per raccontare”.
Unica tra le donne catturate il 16 ottobre 1943 a fare ritorno, Settimia Spizzichino (1921-2000) nasceva un secolo fa a Roma. Una donna indimenticabile, che ha consacrato la sua esistenza alla testimonianza e alle nuove generazioni.
Per onorarla il prossimo 15 aprile, in occasione del centenario, Poligrafo e Zecca dello Stato, in collaborazione con Ministero dello Sviluppo Economico e Poste Italiane, emetteranno in suo ricordo un francobollo appartenente alla serie tematica “Il senso civico”. Ad essere accolta una richiesta in questo senso formulata dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
“Molte iniziative sono state dedicate in questi anni a mia zia. Le sono state intitolate strade e scuole, a Roma anche un ponte. Il francobollo va però a toccare una radice molto intima e familiare. Quella della filatelia era infatti la nostra passione comune, una passione che usavamo per comunicare ed essere ancora più unite. Viaggiava molto e da ogni luogo che visitava mi mandava un francobollo. Ero molto felice di riceverli” racconta Carla Di Veroli, la nipote.
“Sono felice e grata per l’esito di questa richiesta. Mi fa particolarmente piacere – aggiunge – anche perché mia zia era una dipendente delle poste. C’è quindi un ulteriore risvolto simbolico”.

Leggi

LA VISITA AL MEMORIALE

Dallo scudetto ad Auschwitz: l'Inter ricorda Weisz

Una maglia speciale dedicata ad Arpad Weisz. Per celebrare il grande allenatore ungherese, che negli anni ’30 guidò l’Inter e poi il Bologna. E per ricordare il suo terribile destino: assassinato ad Auschwitz insieme alla famiglia nel 1944.
A commemorarne la figura sono stati il vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti e l’allenatore della prima squadra Antonio Conte, che si sono recati in visita – con la maglia – al Memoriale della Shoah di Milano. Ad accoglierli, il presidente del Memoriale Roberto Jarach e il presidente della Comunità ebraica Milo Hasbani.

Leggi

L'INIZIATIVA DELLA LEGA PER IL GIORNO DELLA MEMORIA 

"L'Europa sia al fianco di Israele"

"Lo Stato d’Israele è sorto nonostante la Shoah e non a causa di essa”. A sottolinearlo l’ambasciatore d’Israele in Italia Dror Eydar, intervenuto al convegno online organizzato dalla Lega per il Giorno della Memoria dal titolo “La Memoria della Shoah. L’Europa per Israele”. 
A intervenire il leader leghista Matteo Salvini così come le europarlamentari Anna Cinzia Bonfrisco, Susanna Ceccardi, Luisa Regimenti e il deputato Claudio Durigon. “Non è possibile che ci siano paesi al mondo che ritengano che Israele debba essere cancellato dalla faccia della terra, governi che dicono Israele cancro del mondo”, la posizione espressa da Salvini nel corso del convegno.
Hanno inoltre partecipato alla conferenza rav Menachem Margolin, Guido Guastalla, Riccardo Pacifici, Vittorio Robiati Bendaud, Uzi Dayan e Fiamma Nirenstein.

Leggi

QUI FIRENZE - L'APPELLO CONGIUNTO

"Vaccinarsi, una scelta responsabile"

Leader e rappresentanti di comunità religiose uniti in un appello per sostenere la campagna di vaccinazione. Lanciato a Firenze, con la collaborazione degli assessori regionali Alessandra Nardini (cultura della pace) e Simone Bezzini (Sanità), l’appello vede tra i firmatari la Consigliera UCEI Sara Cividalli.
Vi si legge: L’obiettivo è raggiungere l’immunità di gregge, per far sì che i contagi si fermino e ci si possa lasciare alle spalle questo periodo così complicato. In questi mesi, la liberazione dell’umanità da questa sofferenza è stata protagonista delle nostre preghiere, fede e spiritualità hanno rappresentato un sostegno fondamentale per molti e un conforto prezioso per chi ha affrontato la malattia o un lutto. È fondamentale coltivare con la medesima intensità un sentimento di fiducia nella capacità della scienza di debellare questo male”.

Leggi

GIORNO DELLA MEMORIA - QUI VERONA

"Ricordo vivo, nel nome di Sergio"

A Verona il Giorno della Memoria si è svolto anche nel nome del piccolo Sergio De Simone, unica vittima italiana “dei bambini di Bullenhuser Damm”. Con una presenza ridotta al minimo nel rispetto delle norme in vigore a causa della pandemia, il presidente della circoscrizione Carlo Badalini e Bruno Carmi, delegato dalla Comunità ebraica di Verona e Vicenza, hanno raccontato la vicenda di questo bimbo ad una rappresentanza simbolica di tutte le scuole primarie cittadine, cioè un alunno per plesso scolastico.

Miriam Carmi

Leggi

GIORNO DELLA MEMORIA - QUI CASALE 

"Lo spirito del 27 gennaio ogni giorno"

“Il Giorno della Memoria non è una celebrazione che riguarda solo gli ebrei, riguarda il diritto di ciascuno di essere diverso dagli altri senza che questo faccia di lui un perseguitato”. Le parole di Elio Carmi, presidente della Comunità ebraica di Casale Monferrato, hanno concluso una lunga giornata di eventi rimarcando il contributo che cinque secoli di presenza ebraica hanno contributo a formare. Un tessuto sociale improntato all’integrazione: un valore che nemmeno il nazifascismo è riuscito a cancellare e che oggi deve essere più che mai difeso.

Leggi

GIORNO DELLA MEMORIA - QUI VERCELLI 

"Memorie di famiglia, memorie di tutti"

A Vercelli un video didattico e divulgativo legato all’impatto delle persecuzioni razziali in città ha permesso di andare a fondo delle storie di famiglia anche a distanza. Il video è stato pubblicato sulle pagine Facebook degli enti (Città di Vercelli e Comunità ebraica) e sul canale Youtube della Comunità, oltre che sul sito istituzionale. Attraverso questi stessi mezzi di comunicazione è stato possibile assistere virtualmente alla cerimonia che si è svolta in sinagoga. 

Leggi

LA CONFERENZA ONLINE

Alle origini della Start-Up Nation

Come Israele è riuscita a trasformarsi negli anni in modello di innovazione a livello globale, a diventare la Start-up Nation. A raccontarlo agli studenti del progetto “Online Lecture Series: Lessons and Challenges on Innovation Learned from the Israeli Experience” è stata la vicepresidente dell’Autorità israeliana per l’Innovazione Anya Eldan.

Leggi

Setirot - Società femminile
È grazie a Lia Erminia Tagliacozzo che, con colpevole ritardo, ho sottomano il suo Le signore del thè delle cinque – I primi anni dell’ADEI a Venezia 1928-1945 tra tzedakà e cultura ebraica(con la collaborazione di Gadi Luzzatto Voghera, Edizioni stamperia Cetid 2012). Dico colpevole ritardo perché non soltanto la storia in sé è di profondo interesse, il corredo fotografico abbastanza ricco e alcuni nomi spesso ricorrenti discendono dai rami della mia famiglia sia materna che paterna, ma anche perché i tre brevi scritti di accompagnamento sono di ottimo livello.
Stefano Jesurum
Leggi
I Savoia e l'antisemitismo
Sulla richiesta di perdono avanzata da Emanuele Filiberto di Savoia in merito alle responsabilità della sua famiglia nell’emanazione delle leggi razziste del 1938, il comunicato dell’UCEI è definitivo; ad esso non c’è da aggiungere nemmeno una virgola.
Può invece essere utile una riflessione su due temi che sono strettamente legati all’emanazione di quelle leggi infami: il rapporto tra fascismo e antisemitismo e quello tra fascismo e monarchia sabauda.
Valentino Baldacci
Leggi
Spuntino - Verità e fake news
Secondo la Ghemarà (TB Meghillà 10b) i brani che cominciano con “vayhì” (e fu), come la parashà di BeShallàch di questa settimana e la Meghillat Ester, preludono ad un’esperienza negativa. Ancora oggi capita di sentire l’espressione yiddish di spavento-sgomento “oy vey” che, foneticamente, suona simile. Rabbì Chayim Ben Attàr si domanda: cos’ha di tanto negativo l’uscita degli ebrei dall’Egitto di cui leggiamo nel sabato del Cantico dei Cantici?
Raphael Barki
Leggi
Idoli e nemici
Una volta si limitavano a imbrattare i muri di frasi antisemite con l’intento di dileggiare o impaurire.
Oggi i muri da imbrattare non sono necessariamente fatti di mattoni; ci si può intrufolare in una piattaforma social durante un convegno o una presentazione libraria, piratare il sito di un ente ebraico, creare blog dedicati alla propaganda antisemita e altro ancora.
 
Francesco Lotoro
Leggi
Tempeste e speranze
In Israele non pioveva da alcune settimane… gli anemoni e i ciclamini avevano già timidamente fatto capolino, credendo che quel sole di gennaio fosse la primavera. Poi il finimondo: allagamenti, temperature bassissime, tempeste di tuoni e lampi. Nel mentre, si è svolto online il convegno annuale della Federazione Internazionale delle Donne per la Pace. 
 
Angelica Edna Calò Livne
Leggi
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo comunicazione@ucei.it Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: comunicazione@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.
Twitter
Facebook
Website