Tempeste e speranze

In Israele non pioveva da alcune settimane… gli anemoni e i ciclamini avevano già timidamente fatto capolino, credendo che quel sole di gennaio fosse la primavera. Poi il finimondo: allagamenti, temperature bassissime, tempeste di tuoni e lampi. Nel mentre, si è svolto online il convegno annuale della Federazione Internazionale delle Donne per la Pace (WFWP). Il titolo era “Visione e impatto delle donne sull’area MENA di domani. Cosa riserva il futuro?”. Il termine MENA è l’acronimo di “Medio Oriente e Nord Africa”, e si riferisce ad un’ampia regione, che si estende dal Marocco all’Iran. I temi all’ordine del giorno erano: diritti umani, partenariati con governi, educazione alla pace e alla riconciliazione, strategie per la creazione di giovani leader.
L’ultimo convegno al quale fui invitata si svolse ad Amman, in Giordania, qualche anno fa. Durante la mia relazione sull’attività di educazione al dialogo del teatro multiculturale venni aggredita, come rappresentante di Israele, da un gruppo di donne di Gaza. Quando porsi la mano in segno di riconciliazione (tema anche allora del convegno) molte donne risposero al mio invito, anche se alcune a malincuore, ma la rappresentante libanese si rifiutò. In seguito mi spiegarono che era proibito per i cittadini libanesi avere rapporti con israeliani. Tornai da quell’incontro con tante domande e molta tristezza.
Inizia invece il 25esimo convegno. Fuori imperversa una bufera incessante. La rappresentante libanese scrive : “Scusatemi se improvvisamente non avrò connessione, siamo nel pieno di una tempesta di tuoni e lampi”. La immagino, lì, dall’altra parte del confine. In casa sua, con la sua famiglia, magari a tre quattro chilometri da casa mia. Il sogno che vedo nei miei occhi è troppo bello per non condividerlo e rispondo. “Siamo sotto la stessa tempesta, sentiamo gli stessi tuoni e il buio è illuminato dagli stessi lampi. Sono in Israele, in Galilea, quando non ci saranno più recinti potremo condividere altre emozioni e tanto altro”. Scrivo e non credo ai miei occhi quando leggo la risposta: “Speriamo presto amica!!!!”. E il messaggio è suggellato con un sorriso e con un cuore.

Angelica Edna Calò Livne