“Settimia, voce di Memoria
ed esempio civico”

“Io della mia vita voglio ricordare tutto, anche quella terribile esperienza che si chiama Auschwitz. Per questo, credo, sono tornata: per raccontare”.
Unica tra le donne catturate il 16 ottobre 1943 a fare ritorno, Settimia Spizzichino (1921-2000) nasceva un secolo fa a Roma. Una donna indimenticabile, che ha consacrato la sua esistenza alla testimonianza e alle nuove generazioni.
Per onorarla il prossimo 15 aprile, in occasione del centenario, Poligrafo e Zecca dello Stato, in collaborazione con Ministero dello Sviluppo Economico e Poste Italiane, emetteranno in suo ricordo un francobollo appartenente alla serie tematica “Il senso civico”. Ad essere accolta una richiesta in questo senso formulata dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
“Molte iniziative sono state dedicate in questi anni a mia zia. Le sono state intitolate strade e scuole, a Roma anche un ponte. Il francobollo va però a toccare una radice molto intima e familiare. Quella della filatelia era infatti la nostra passione comune, una passione che usavamo per comunicare ed essere ancora più unite. Viaggiava molto e da ogni luogo che visitava mi mandava un francobollo. Ero molto felice di riceverli” racconta Carla Di Veroli, la nipote.
“Sono felice e grata per l’esito di questa richiesta. Mi fa particolarmente piacere – aggiunge – anche perché mia zia era una dipendente delle poste. C’è quindi un ulteriore risvolto simbolico”.
Settimia era una donna appassionata, che ha combattuto senza tregua per difendere i propri ideali. “Coraggiosa e schietta – spiega Di Veroli – mia zia ha avuto il merito di aprire una strada alla testimonianza. Un impegno che ha vissuto anche come un dovere civico, come il senso più pieno della sua esistenza”.

(28 gennaio 2021)