…l’Europa

Mentre stiamo votando per l’Europa, un’idea che spesso colleghiamo all’affermazione dei diritti umani e civili e alla loro difesa, rivolgo un pensiero ai diritti di coloro che non abbiamo difeso.
Penso ai morti (centinaia forse migliaia) uccisi a Piazza Tienanmen tra il 4 e il 7 giugno 1989 su cui abbiamo brontolato un po’, ma senza perdere di vista il senso degli affari. E penso al silenzio imbarazzato di tutti coloro non hanno aperto bocca dopo l’assassinio di Anna Politkovskaia, avvenuto a Mosca il 7 ottobre 2006. Del resto, nemmeno Anna Politkovskaia si sarebbe stupita di questo silenzio. Avrebbe detto che da tempo abbiamo smesso di pensare a noi; e avrebbe aggiunto che dagli amici dei tiranni con cui si fa affari non poteva aspettarsi solidarietà. La questione dei diritti non ci tocca, al più fa parte delle domande e delle inquietudini che ritornano nel tempo festivo.
Per questo ne scrivo durante il fine settimana, così domani, forti dell’affermazione di un’Europa dei liberi, possiamo riprendere a occuparci di affari, essendo già “usciti d’obbligo” con l’atto di oggi.

David Bidussa, storico sociale delle idee