Renzo Foa: uomo libero, giornalista a testa alta
C’è un’emozione particolare, c’è un dolore più acuto, nella piccola redazione del Portale dell’ebraismo italiano, al momento di rivolgere un ultimo saluto a Renzo Foa. Uomo libero, giornalista a testa alta, Renzo ha offerto l’esempio concreto di come si possa conciliare, anche in questo Paese difficile che è il nostro, la professionalità e gli ideali, l’identità e l’universalità, le grandi sfide e il rispetto delle regole, l’eredità dei nostri padri e i nuovi orizzonti. Primo direttore dell’Unità a non provenire dall’apparato del Partito, editorialista di punta mai legato alla catena delle etichette, dei pregiudizi e degli schieramenti, giornalista indipendente anche a costo di pagare di persona. Renzo è stato tutto questo, ma anche molto di più. Ha riformulato senza tradirla l’eredità ricevuta da una famiglia italiana fuori dal comune. Ci ha lasciato fino all’ultimo giorno parole indimenticabili, che vanno ben al di là della precarietà della carta di giornale. Chi frequenta la rassegna stampa del Portale dell’ebraismo italiano può ora tornare ad ascoltare la sua voce ferma contro i razzismi, contro la cialtroneria di un certo progressismo parolaio di maniera, contro i pericoli di un conservativismo rabbioso e provinciale. E sempre, sempre per il diritto di Israele a vivere in pace e libertà.
Quando la malattia lo aveva colpito più forte, Renzo si era lasciato distogliere per un attimo dalla passione per le idee e le ideologie, lasciandoci un messaggio straordinario, quasi un addio ai sapori della vita, raccontandoci come per lui gusti, ricordi ed emozioni si fossero fusi in un inevitabile omaggio al mistero della nostra esistenza. Gli Agnolotti di Einstein e quella indimenticabile mela di Dalmazia che solo lui aveva assaporato, fanno ora parte delle emozioni di tanti lettori.
Ai familiari e alla redazione di Liberal, di cui Renzo è stato fino all’ultimo la guida, la nostra partecipazione al dolore. Per Anna Foa, senza la quale l’idea di dare con questo notiziario una voce nuova alla realtà ebraica italiana non avrebbe forse mai messo le ali, l’affetto e l’amicizia di tutta la redazione.
gv
La Camera ardente per salutare Renzo Foa sarà allestita a Roma domattina, giovedì 11 giugno, alle 10 nella Sala del Cenacolo di vicolo Valdina. Alle 12.30 si terrà l’orazione funebre.
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