Gattegna: Trani, scelta coraggiosa

Di seguito la versione integrale del discorso sostenuto dal Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna, in occasione della presentazione della prossima Giornata Europea della Cultura Ebraica (6 settembre 2009).

La decima edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica coincide con una interessante ed entusiasmante svolta, sempre mantenendo fermo l’obiettivo di apertura dell’ebraismo verso tutti coloro che sono interessati a conoscerne la cultura, la vita, i valori.
Le precedenti edizioni sono passate attraverso il recupero e la diffusione della cultura tradizionale, l’apertura delle porte per consentire le visite delle nostre sinagoghe, la conoscenza dei luoghi nei quali gli ebrei hanno vissuto, la scoperta dei segni della presenza ebraica e degli itinerari che sono stati percorsi nel corso della millenaria diaspora.
L’edizione del 2009 ci sta facendo provare l’emozione e l’ebbrezza di una coraggiosa avventura: scegliere Trani come città capofila per l’Italia della Giornata Europea della Cultura Ebraica e, nello stesso tempo, promuovere in Puglia il primo Festival della Cultura Ebraica denominato “Negba – Verso il Mezzogiorno”, è una decisione che comporta rischi e incognite di varia natura.
E’ la prima volta che l’ebraismo italiano propone un’iniziativa così importante in una regione dove la presenza di correligionari è limitata e sparsa nel territorio. Ma la Puglia è ricca di storia e di tracce della presenza ebraica. E proprio in Puglia assistiamo oggi ad un interessante risveglio di vita ebraica e di interesse verso l’ebraismo e la cultura ebraica.
Anche per queste ragioni abbiamo ritenuto non più rinviabile la riscoperta di un intenso capitolo della storia italiana e della storia ebraica che da oltre 500 anni, e non per caso, è rimasto quasi sconosciuto, e che è stato approfondito solo da pochi appassionati studiosi.

Abbiamo trovato la forza e la determinazione necessarie per proporre questo difficile argomento perché in questo momento in Italia gli ebrei sentono di poter contare su larghi consensi, solidarietà, interesse, simpatia e sincera volontà di conoscenza.
La prova di tutto ciò è data oltre che dall’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e dai numerosi e significativi patrocini concessi alla Giornata Europea della Cultura Ebraica, anche e soprattutto dalle strette sinergie operative nate, e continuamente rafforzate, sia con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali che con la Regione Puglia.
Cinquecento anni dopo la scomparsa delle numerose comunità ebraiche dal sud d’Italia, il desiderio di verità supera le passioni e il dolore per le persecuzioni subite. Prevale ancora una volta il desiderio di conoscere, e di far conoscere, il contributo ebraico allo sviluppo del Meridione, e quanto l’Italia ha perduto con l’applicazione dei provvedimenti contro gli ebrei anche nel Regno delle Due Sicilie, come era avvenuto nella penisola iberica ad opera dell’Inquisizione spagnola, a partire dal 1492.
Abbiamo deciso quindi di non limitarci ad aprire le nostre porte e a far conoscere noi stessi e la nostra cultura, ma di andare oltre, partendo dal presupposto che la storia e la civiltà sono un patrimonio comune. A Trani città capofila della Giornata della Cultura, che con Andria, Bari, Lecce, Oria, Otranto, San Nicandro Garganico, ospiteranno il Festival, compiamo il primo passo verso la riscrittura di un intero capitolo, che è parte integrante della storia d’Italia e degli ebrei italiani.

Renzo Gattegna, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane