come mai…

Il Talmud insegna che tre profeti hanno utilizzato la parola Ekhà (come mai): Mosè nel verso della parashà di Devarim: “Ekhà essà levaddì torchakhem umasaakhem verivekhem – come posso da solo sopportare i vostri fastidi, il vostro peso e le vostre liti?” (Devarim 1:12); Isaia nella Haftarà di Devarim: “Ekhà hayetà lezonà kirià neemanà – come mai è diventata una prostituta la città che era fedele (Gerusalemme)” (Yeshaya 1:21); Geremia nel libro delle Lamentazioni: “Ekhà yashevà vadad hair rabbati am – come mai risiede desolata la città che era piena di gente?” (Echà 1:1). Il Midrash Rabbà nota nelle profezie differenze e consequenzialità: Mosè parlò in un epoca di tranquillità e gloria per Israele, Isaia in un tempo di grandi tumulti e Geremia nel momento della disgrazia. Forse, la decadenza di una nazione ha inizio quando non si risolvono alla radice, e al tempo debito, i propri contrasti interni…

Adolfo Locci, rabbino capo di Padova