Pesach…

Tra il terzo e il quarto bicchiere di vino è vietato bere altro vino. I 4 bicchieri corrispondono alle quattro espressioni di liberazione nella parashà di Vaerà. La terza e quarta espressione sono “E vi libererò” e “vi prenderò come popolo”. Queste espressioni si riferiscono a due momenti precisi, il momento dell’uscita dell’Egitto e quello del dono della Torà. Secondo il Maharal di Praga non ci deve essere interruzione tra il terzo e il quarto bicchiere perché l’uscita dall’Egitto, se da una parte è un momento esaltante di libertà, può diventare anche un momento pericoloso. L’uscita dall’Egitto significa che si chiudono i conti con secoli di asservimento sia materiale sia culturale alla civiltà egiziana. Tutto questo viene cancellato e vengono cancellati in particolare gli idoli egiziani. Si fa tabula rasa ma la tabula rasa crea un vuoto culturale e in genere i vuoti vengono riempiti, il rischio è che vengano riempiti da altri idoli non meno pericolosi e deleteri da quelli egiziani. Per questo motivo è necessario che al terzo bicchiere segua immediatamente il quarto, il Mattàn Torà.

Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano