Gabriele Muccino accusa: “Il mio film scartato perché non aveva una lobby forte alle spalle”

Ganbriele Muccino, controverso regista italiano, ospite al Chiambretti Night si confessa: «Per i miei film scelgo gli attori e le attrici che mi piacciono sensualmente», spiega Muccino, famoso anche per prendere spesso a schiaffi i suoi attori durante le riprese. L’ultimo film di Muccino, ‘Baciami ancorà, era in lizza per rappresentare l’Italia agli Oscar, ma la commissione gli ha preferito ‘La prima cosa bellà di Virzì. Che speranze ha questa pellicola di entrare nella cinquina delle nomination? Sulle presunte lobby che esistono in America per vincere l’Oscar, soprattutto quella ebraica, Muccino ha le idee chiare: «C’è un fattore intrinseco al motivo per cui gli ebrei sono molto forti, in quanto controllano il sistema degli Studios. Io in realtà direi che ho lavorato unicamente con produttori ebrei quando ho fatto i miei due film a Los Angeles. Chiaramente un film sulla Shoah li tocca molto di più e anche da vicino, per cui la loro sensibilizzazione è evidente». Muccino è stato bocciato dalla commissione selezionatrice dell’Anica, ma il regista romano si dice dispiaciuto soprattutto per l’esclusione di ’20 sigarettè di Aureliano Amadei: «Il cinema è fatto per intrattenere, per commuoversi, per evocare e per viaggiare. ’20 sigarettè forse aveva tutti questi elementi, ma può darsi che non avesse una lobby forte alle spalle…», ha affermato ancora il regista.

1 ottobre 2010