Il primo centro accademico dedicato agli studi palestinesi

New York, 13 ottobre 2010
La Columbia University di New York inaugura il primo centro accademico d’America dedicato agli studi palestinesi. Alcuni membri della Comunità ebraica presenti all’inaugurazione hanno auspicato che “il nuovo centro sarà un luogo di dibattito civile e aperto, e che contribuirà a smorzare l’atmosfera polarizzata che si respira nell’ateneo”. A dirigere il centro sarà lo studioso americano-palestinese Khalid Rashidi, noto storico del Medioriente, affiancato dal professor Brinkley Messick, direttore del dipartimento di antropologia. Il prestigioso ateneo newyorkese ha avuto, in passato, alcuni contrasti con gruppi di sostenitori di Israele, i quali hanno accusato di antisemitismo i vertici del suo dipartimento di studi mediorientali. Tale accusa fu respinta da un’apposita commissione d’indagine creata dalla presidenza della Columbia. Nessuna protesta in questa occasione: solo buoni auspici, provenienti anche dalla Comunità ebraica, hanno accompagnato la nascita del nuovo centro accademico.
Il nuovo centro, che accoglierà 335 studiosi del popolo palestinese, si ispirerà all’eredità intellettuale di un docente della Columbia di origine palestinese, Edward Saïd, e soprattutto alla sua critica della categoria di orientalismo, viziata, secondo lui, dagli stereotipi da una mentalità postcolonialista ed eurocentrica che condiziona anche gli ambienti accademici.
“Il centro – spiegano i suoi fondatori – avrà lo scopo di supportare la ricerca sul popolo palestinese, di creare una rete di connessioni tra gli studiosi che già se ne occupano in giro per il mondo, di raccogliere una biblioteca e un archivio ordinato, di cui ancora si sente la mancanza, e rilanciare la scolarizzazione nella West Bank e nella striscia di Gaza”.

Manuel Disegni