Voci a confronto
Due i temi fondamentali della rassegna di oggi, entrambi relativi al mondo cattolico. Il primo è la dichiarazione intermedia del Sinodo dei vescovi del Medio Oriente, che badando bene a distinguersi dall’antisemitismo vero e proprio si schierano a favore dei palestinesi: il “fondamentalismo” (espressione eufemistica per indicare terrorismo e intolleranza che attraversano le società della ragione) sarebbe una conseguenza dell'”occupazione” (e non si capisce se si sta parlando dello Stato di Israele in quanto tale o della Giudea e Samaria). La fonte più autorevole per questa presa di posizione è Salvatore Mazza che scrive sull’Avvenire, giornale di vescovi; ma il messaggio è passato forte e chiaro per tutta la stampa. Per esempio la redazione del Giornale titola: “Vescovi “L’occupazione favorisce l’estremismo”, Il Giorno “Il Sinodo: no all’occupazione israeliana ‘Favorisce il fondamentalismo’”, e analogamente L’Unità e Il Riformista. C’è però di peggio della sintesi del dibattito sindodale ed è un documento così violentemente antisraeliano che il “custode” vaticano di Geruusalemme, Pizzaballa, la cui firma compare in calce al testo assieme a quella di molte altre autorità cristiane del Medio Oriente, ha ritenuto non di respingerne il contenuto, ma di negare di averlo firmato (si veda la notizia su Repubblica). Il commento migliore a questa grave decisione della Chiesa di schierarsi coi palestinesi è in un articolo di Fiamma Nirenstein sul Giornale, col titolo “I Cristiani criticano Israele ma chiudono gli occhi sulle violenze islamiche”. Analogo il commento di Libero. Da leggere infine l’intervista del capo di Hamas, Mashal su Newsweek. Il tema, prevedibile, è riassunto dal titolo “La solo opzione è la resistenza”. Quella resistenza che è largamente omaggiata nel documento dei prelati cristiani (che si può leggere qui: http://www.kairospalestine.ps/sites/default/Documents/Italian.pdf).
Sempre a proposito di Medio Oriente, vi sono due violente prese di posizione anti-israeliane. Maurizio Clerici sul Fatto riprende un vecchio titolo di Sergio Romano e scrive una “Lettera agli amici ebrei”, raccogliendo un’istigazione del più antisionista degli opinionisti di Haaretz, Gideon Levi, per invitarli a scherarsi contro Israele per favorire con questa mancanza di solidarietà il processo di pace. E’ la vecchia idea di J-Street del “togh love”, che dovrebbe portare – chissà, magari con un colpo di stato – al rovesciamento del legittimo governo israeliano, cui fra l’altro i sondaggi assegnano costantemente una ulteriore crescita di popolarità rispetto alle ultime elezioni. Non ci crede più neanche Obama. Ma le posizioni di Clerici ricordano quelle richieste agli ebrei italiani di mettere sotto processo Israele che nell’82 portò agli attentati alla sinagoga di Roma. Grazie, signor Clerici, di amici come lei non sappiamo che farcene.
Più interessante, anche se politicamente non dissimile, l’articolo di Gad Lerner su Repubblica. Il punto centrale è che il problema di Israele sarebbe quello di voler essere uno stato nazione per gli ebrei, entità superata secondo Lerner, in Medio Oriente ma anche in Europa. Dovremmo tutti rassegnarci a non avere un’identità culturale definita e a farci sommergere dalle ondate migratorie di passaggio, tutti apolidi o “bastardi”, per usare il titolo di un suo libro. Peccato che i cittadini di Israele e una parte crescente di quelli europei si siano resi conti che questa è la ricetta per la guerra civile e in definitiva la sottomissione all’islamismo più aggressivo.
Il secondo tema cattolico che caratterizza la rassegna di oggi è il rifiuto dell’Osservatore Romano della proposta del presidente della Comunità Ebraica romana Riccardo Pacifici di mettere fuori legge il negazionismo (ribadita oggi in un’intervista a Metro): un altro fronte polemico in cui il Vaticano si contrappone alla sensibilità delle comunità ebraiche, accolta peraltro dalla totalità delle forze politiche. La legge sarebbe “inutile” (L’Avvenire). Della posizione vaticana parlano fra gli altri La Stampa e Repubblica.
Ugo Volli
19 ottobre 2010