Qui Roma – Al via il Kolno’a festival

Al via l’ottava edizione del Pitigliani Kolno’a Festival, la rassegna di cinema ebraico ed israeliano curata anche quest’anno da Dan Muggia e Ariela Piattelli organizzata dal Centro Ebraico Italiano “Il Pitigliani” in collaborazione con l’Ambasciata di Israele, con il sostegno della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Roma e con il contributo dei fondi 8 per mille dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Ricco il cartellone di lungometraggi e documentari fra cui “Diplomat” e “Zulam al yedei Itzahk”, che significa “girato da Itzahk”, (più un corto “filosofico”) diviso in quattro sezioni tematiche, che saranno presentati fino a mercoledì alla Casa del Cinema.
“Questo Festival è una cosa piccolissima anche se di qualità apprezzabile – ha detto il presidente del Pitigliani Ugo Limentani nell’aprire la rassegna cinematografica – mi sembra però che di anno in anno la sua funzione sia sempre importante perché i fatti degli ultimi giorni, come il politico che, alla Camera ha pronunciato frasi antisemite e il professore universitario che durante una lezione ha avanzato tesi negazioniste, rendono necessario far conoscere meglio la realtà israeliana”
Subito dopo il consigliere Ronen Fellus ha letto al folto pubblico presente in sala il messaggio di saluto del Presidente della Provincia Nicola Zingaretti, che ha definito il Kolno’a festival un importante “ponte di conoscenza”.
Fellus, insieme alla vicepresidente Rossella Veneziano ed ai consiglieri, Sira Fatucci e Daniele Naim, ha curato l’organizzazione del festival che ha preso il via con il corto To Kill a bumblebe e Mortgage film del 2006 di Sharon Maymon e Tal Granit interpretato da Eli Finish, Hilla Sorjon-Fischer e Ze’ev Revach che sono tra i più grandi comici del cinema israeliano.
Mortgage è la storia della giovane coppia Esty e Beni che si trovano disoccupati e devono saldare un grosso debito con la banca altrimenti perderanno la casa. Nell’approssimarsi della data entro la quale la banca pretende la restituzione del debito, il rapporto fra i due si fa complicato, ma l’amore e qualche coincidenza aprono lo scenario a una conclusione inaspettata.
Dan Muggia e Ariela Piattelli hanno spiegato di aver scelto i film in programma nell’ambito della “diversità e originalità, che è quel senso di assoluta libertà artistica che impregna le opere dei registi d’Israele”, mentre Ofrha Farhi, addetto culturale dell’Ambasciata di Israele ha voluto sottolineare il successo del cinema israeliano sia in Israele che all’estero con premi internazionali che confermano la validità.

l.e.