apertura…

Alla fine della Parashà, Lavan chiede a Yaakov di pregare assieme il Dio dei loro nonni Avraham e Nachor. Sembra dire al Patriarca: “La cultura e le manifestazioni ebraiche, anche quelle ludiche, devono sempre prevedere l’apertura agli altri. Nel nome della modernità dovete sempre avere tra voi una presenza non ebraica”. Yaakov rifiuta la bella proposta: “Io prego il Dio di mio padre Itzchak, un genitore che mi ha insegnato la paura”. La paura di non avere più un giorno dei discendenti ebrei. (rav Elon)

Roberto Colombo, rabbino