Voci a confronto

La Knesset ha approvato in via definitiva la legge che richiede un referendum o una maggioranza qualificata per la cessione di territori annessi allo stato, come il Golan o Gerusalemme ma non Giudea e Samaria: è un paletto democratico significativo rispetto alle trattative con Siria e Palestinesi che su questi punti potranno concludersi solamente con l’appoggio di una maggioranza vera, non per le scelte di un governo (notizie su Repubblica e Corriere).
A Gerusalemme nel frattempo è arrivato il ministro degli esteri italiano Frattini, con l’intenzione di “aiutare la ripresa delle trattative”. Il ministro degli esteri italiano si è detto “ottimista”, ha sostenuto che la volontà di trattare di Netanyahu è autentica e che via via che procederanno i contatti la questione della costruzione negli insediamenti al di là della linea verde si sdrammatizzerà (Antonella Rampino sulla Stampa, notizia su Avvenire)
In Libano un’inchiesta della televisione canadese che conferma che l’assassinio del primo ministro Hariri è stato compiuto dagli Hezbollah rende la situazione ancora più precaria: “Vietato accusare Hezbollah, si rischia la guerra” come commenta Biloslavo sul Giornale (vedi anche la notizia sul Foglio).
Per chi pensa che Eurabia sia uno slogan che non corrisponde alla realtà, vale la pena di leggere le notizie relative a un’inchiesta della BBC che racconta cosa si insegna nelle scuole gestite dai sauditi in Gran Bretagna: la sharia fino alle istruzioni su come tecnicamente tagliare le mani ai ladri, l’odio per gli ebrei, l’intolleranza per gli omosessuali (notizie sul Corriere della Sera, Pedersini Il Foglio, Libero, Herald Tribune)
E’ morto il nazista in attesa di processo Samuel Kunz (Il Sole, La Stampa), mentre sembra che Heim, dato per morto in Egitto, possa essere ancora vivo (Repubblica).
Da leggere infine l’articolo di Fiamma Nirenstein sul Giornale che denuncia l’intenzione dell’Onu di celebrare con un nuovo incontro l’anniversario della conferenza di Durban, che fu il trionfo dell’odio per Israele e dell’antisemitismo travestito da antisionismo.

Ugo Volli