Olmert: “Un errore storico il silenzio palestinese alle mie proposte”

Secondo Ehud Olmert i palestinesi hanno commesso un “errore storico” nel non rispondere alle proposte di pace che l’ ex premier israeliano aveva presentato pochi mesi prima della fine del suo mandato. Lo ha affermato lo stesso Olmert in un incontro con corrispondenti della stampa estera, nel corso del quale ha confermato di aver offerto al presidente palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas) il ritiro di Israele dal 94% della Cisgiordania più un altro 6% in forma di scambio di territori, il ritiro anche dai quartieri arabi di Gerusalemme est e l’amministrazione congiunta, assieme a Giordania, Arabia Saudita e Stati Uniti della Città Vecchia di Gerusalemme con i suoi luoghi sacri alle tre religioni monoteiste. “Io penso che i palestinesi – ha detto Olmert – abbiano commesso un errore. Penso che il fatto che non abbiano risposto alle mie proposte sia stato il massimo errore storico possibile e che essi se ne pentiranno per molto tempo, almeno fino a quando dalla nostra parte non verrà fuori qualcuno con le stesse idee”. Olmert, con una trasparente critica al premier in carica Benyamin Netanyahu, ha detto che Israele avrebbe dovuto rispondere positivamente alla richiesta degli Stati Uniti di una nuova moratoria degli insediamenti in Cisgiordania per permettere la ripresa dei negoziati di pace diretti israelo-palestinesi. A suo parere si tratta di una “questione marginale” sulla quale Israele e Stati Uniti stanno perdendo tempo mentre è assai più importante affrontare con i palestinesi le questioni al centro del contenzioso: dai confini del futuro stato palestinese, al destino dei rifugiati palestinesi allo status permanente di Gerusalemme est.