Hanukkah 5771 – Roma, luce fra i giovani

La seconda luce di Hanukkah è stata accesa a Roma nel cortile della scuola ebraica al Portico d’Ottavia. Fra i presenti, assieme al rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, al presidente della prima Comunità ebraica italiana Riccardo Pacifici e al direttore della Scuola ebraica Rav Benedetto Carucci Viterbi anche l’ambasciatore presso la Santa Sede Mordechay Lewy e l’assessore capitolino alle politiche educative Laura Marsilio. Presenti anche il presidente della Fondazione Museo della Shoah Leone Paserman, l’assessore comunitario alle scuole Ruth Dureghello, l’assessore alla organizzazione scolastica Jack Luzon (fra gli organizzatori dell’evento), Shlomo Venezia e Sami Modiano reduci della Shoah, assieme ai 200 gli allievi delle scuole pubbliche di Roma, che hanno partecipato al progetto Memoria e a quelli delle scuole ebraiche.
I canti di Hanukkah sono stati intonati dagli studenti delle prime medie, guidati dagli insegnanti Giordana Limentani e Angelo Spizzichino, mentre a fianco al palco uno schermo gigante proiettava le immagini del collegamento con la Casa di riposo ebraica e con il tempio di Ostia Shirat ha Yam.
L’assessore Marsilio ha sottolineato come la Festa delle Luci rappresenti la vittoria della luce sulle tenebre e un momento importante che integra e completa il percorso del Progetto Viaggio nella Memoria, che ha visto i ragazzi delle scuole superiori di Roma partecipare al viaggio ad Auschwitz, che li ha coinvolti non solo sotto il profilo culturale e di studio ma anche sul piano spirituale ed emotivo.
Un momento di commozione e di solidarietà quando il presidente della Comunità Riccardo Pacifici e l’ambasciatore Mordechay Lewy hanno annunciato la notizia dell’incendio sul Monte Carmelo, vicino Haifa , che ha procurato quaranta vittime.
“Quando il fuoco prende il sopravvento, non sempre la luce è sinonimo di gioia” ha osservato amaramente l’ambasciatore Lewy.
La festa di Hanukkah è stata celebrata anche all’Ospedale Israelitico di via Fulda con l’accensione del candelabro dell’artista della galleria Ermanno Tedeschi, Giovanni Tamburelli. Domani sera, alle 18.15 la quarta candela sarà accesa sotto l”Arco di Tito, luogo simbolico per tutti gli ebrei della Diaspora.

Lucilla Efrati