Congresso Usa: No a Stato palestinese senza accordo con Israele

17 dicembre 2010
Se Israele non è d’accordo nessun riconoscimento di uno Stato palestinese entro i “confini del 1967” sarà possibile. E’ questa la decisione presa dalla Camera dei rappresentanti del Congresso degli Stati Uniti. La mozione è stata approvata all’unanimità e afferma che gli Stati Uniti non riconosceranno uno Stato palestinese proclamato unilateralmente. Sulla base di tale decisione porranno il veto a qualsiasi risoluzione che fosse presentata al Consiglio di sicurezza dell’Onu senza un accordo fra le due parti interessate.
La decisione è stata presa su iniziativa del presidente della Commissione affari esteri della Camera dei rappresentanti, il repubblicano Howard Berman.
Secondo le parole esatte della mozione, gli Stati Uniti “ribadiscono il loro forte sostegno per una soluzione negoziata del conflitto israelo-palestinese che porti a due Stati, uno Stato ebraico e democratico d’Israele e uno Stato palestinese democratico e vitale, che vivano fianco a fianco nella pace, sicurezza e reciproco riconoscimento”. “Gli Stati Uniti – continua il testo approvato – ribadiscono la propria ferma opposizione a qualunque tentativo di stabilire o perseguire il riconoscimento di uno stato palestinese al di fuori di un accordo negoziato fra Israele e palestinesi”; e aggiunge che “una pace autentica e duratura può essere conseguita soltanto attraverso negoziati diretti fra le due parti”.
La Camera dei rappresentanti chiede inoltre alla dirigenza palestinese di “cessare tutti i tentativi di aggirare il processo negoziale, compresi i tentativi di ottenere il riconoscimento di uno Stato palestinese da altre nazioni, nelle Nazioni Unite e presso altri organismi intenzionali prima che sia stato raggiunto un accordo finale fra Israele e palestinesi”, e fa appello ai governi stranieri perché “non accordino tale riconoscimento”. La mozione chiede infine ad Abu Mazen di riprendere immediatamente i negoziati diretti, esprimendo il proprio appoggio alla posizione dell’amministrazione Obama contraria alla dichiarazione unilaterale di uno Stato palestinese.