Israele – Sensazionale scoperta sulle origini dell’uomo moderno

Roma, 28 dicembre
Sensazionale scoperta per gli archeologi dell’Università di Tel Aviv, protagonisti di un ritrovamento che potrebbe rivoluzionare le tesi sulle origini dell’uomo moderno. Hanno rinvenuto molari di un essere umano vissuto 400 mila anni nella caverna Qesem, scoperta nel 2000 a Rosh Haain, nella zona centrale di Israele, che apparterrebbero a un homo sapiens, il più antico mai trovato finora. “E’ una tesi entusiasmante che, se confermata, può cambiare il quadro dell’evoluzione della specie umana, ma sono necessarie ulteriori ricerche per dare fondamento a tutto questo” afferma l’archeologo Avi Gopher, a capo del team che esaminato i resti ai raggi X e alla Tac e li ha datati. L’uomo sapiens, secondo la teoria scientifica più accreditata, ha avuto origine in Africa e da lì si è diffuso in tutto il mondo. L’archeologo israeliano sostiene che i denti trovati sono certamente collegati all’homo sapiens e questo vorrebbe dire che l’uomo moderno ha avuto in realtà origine in Israele. Secondo Sir Paul Mellars, esperto di preistoria dell’università di Cambridge, lo studio è affidabile e il ritrovamento “é importante”, perché resti risalenti a quel periodo sono scarsi, ma è prematuro dire che sono umani.