Voci a confronto
Buona parte della rassegna stampa di oggi è dedicate alla crisi dei regimi arabi: in Yemen è venuta fuori Al Queida (Ranieri sul Foglio) che si era già manifestata fra i ribelli libici; in Egitto militari e fratelli musulmani stanno estromettendo i giovani laici dalla gestione del dopo crisi (redazione del Foglio), in Libia le cose continuano a essere complicate e confuse (Schiavulli sul Messaggero), la Siria è in bilico fra “riforme” che per necessità possono essere “solo cosmetiche” e la repressione più dura (Mandelville su Le Figaro, Alfano sul Giornale), ma i rivoltosi sembrano anche questo caso soprattutto egemonizzati dai fratelli musulmani, suscitando preoccupazione anche in Israele (solo Il Secolo d’Italia crede senza dubbi al suo carattere riformista); insomma la crisi del mondo arabo è appena iniziata (Robert Kaplan sul Wall Street Journal). E’ preoccupante la tendenza del regime turco ad approfittare degli eventi per estendere dappertutto la sua influenza ponendosi come mediatore fra islamisti e militari (Soriano sul Riformista). Il pericolo della Turchia è sottolineato anche dal Patriarca di Cipro in un’intervista a Rodari del Foglio. La redazione di Italia oggi sottolinea come le rivolte avvengano nei paesi più laici e ne trae giustificati sospetti sulla loro direzione. Il commento più appropriato, in una situazione così frammentato è quello di Fiamma Nirenstein sul Giornale: “le rivoluzioni non sono tutte uguali, scegliamo con chi stare”.
Per il resto, va letto con attenzione l’articolo di Danny Ayalon sul Wall Street Journal sul “mito dell’occupazione” israeliana. Da segnalare infine le cronache dei giornali cattolici alla visita compiuta dal papa insieme al rav Di Segni alle Fosse Ardeatine, (Mazza su Avvenire, Vian sull’Osservatore Romano), in ritardo perché al lunedì questi giornali non escono.
Ugo Volli
29 marzo 2011