I 96 anni di Rav Elio Toaff auguri e testimonianze d’affetto
Novantasei anni nel segno della tenacia, della volontà di ricostruire l’ebraismo dalle macerie belliche e persecutorie. Novantasei anni spesi nella ricerca costante del dialogo. Sono molte in queste ore le testimonianze d’affetto pervenute al rabbino emerito di Roma Elio Toaff dal mondo delle istituzioni capitoline e nazionali. Testimonianze in cui si ricordano i molti meriti del Rav, figura centrale dell’ebraismo italiano ed europeo, uomo egualmente apprezzato da politici, autorità religiose e società civile. “Le giungano i più fervidi auguri di tutti i senatori e i miei personali. Il suo coraggio, la sua saggezza e il suo impegno – dice il presidente del Senato Renato Schifani – sono per noi tutti la dimostrazione vivente della necessità di continuare saldi lungo il cammino del dialogo e del rispetto fra tutte le confessioni religiose. Alla sua tenacia va riconosciuto il merito di aver ricostruito l’ebraismo italiano mostrando al Paese quale ricchezza essa rappresenti per noi tutti”. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno riconosce al Rav il merito di essersi sempre prodigato nella tutela del dialogo interreligioso. “Lei – scrive Alemanno in una lettera fatta pervenire a Toaff – è stato un uomo che si è sempre prodigato per l’incontro e il dialogo con la Chiesa cattolica, suggellato dalla storica visita di papa Giovanni Paolo II in Sinagoga. Come con il mondo islamico, dimostrato anche dal suo favore per la costruzione della Grande Moschea di Monte Antenne. Nel cuore di molti romani c’è il suo rapporto privilegiato con Papa Giovanni Paolo II, che la citò addirittura nel suo testamento”. Abbraccio virtuale anche dal presidente della Regione Lazio Renata Polverini che afferma: “A Toaff va il nostro apprezzamento particolare per il ruolo di alta guida morale e religiosa, sempre al servizio della comunità ebraica e del costante dialogo tra religioni”. Parole di stima sono state infine espresse dal vicepresidente del Senato Vannino Chiti che ha ricordato il ruolo di baluardo del dialogo e di combattente per la dignità dell’uomo assunto da Toaff nel corso della sua lunga esistenza. “Nel suo percorso di vita – scrive Chiti – Toaff ha attraversato il secolo scorso vivendo sulla propria pelle la violenza nazista e combattendo nella Resistenza, divenendo poi un’autorità spirituale e morale e un punto di riferimento prezioso non solo per la comunità ebraica. La sua azione di promotore senza pregiudizi del dialogo ebraico-cristiano è un esempio per tutti noi. Il suo storico incontro nella sinagoga di Roma con Giovanni Paolo II è indelebile nella nostra memoria”.