Voci a confronto

Due i temi principali della rassegna stampa di oggi. Innanzitutto vi è il secondo giorno della visita del presidente Napolitano in Israele (Voce Repubblicana, redazione del Foglio), con la visita a Ramallah e la promessa di elevare il rango diplomatico della rappresentanza palestinese in Italia (Breda sul Corriere, Cuomo su Giornale).
Poi si continua a parlare delle conseguenze dei tentativi di invasione di massa dei confini israeliani organizzati l’altro ieri dal governo siriano, dagli Hezbollah, da Hamas e in parte anche dall’Autorità palestinese. Per Ferrari su Avvenire, Ben Aluf su Liberal e per Rousselin sul Figaro, questo è il segno che le rivolte arabe si estendono anche a Israele. Per la redazione del Foglio, “l’unica rivolta siriana che è permessa è ai confini di Israele”, una osservazione in qualche modo inversa a quella di Trombetta su Europa. Spinola sul Riformista, parla di “terza intifada” e per Tramballi sul Sole, “Israele si scopre più debole”. Tobias Buck sul Financial Times ne trae la conseguenza che “la questione palestinese torna in agenda”. Importante l’intervista al ministro della difesa Ehud Barak, pubblicata sul Corriere, in cui si parla dei rischi del caos nella cosiddetta primavera araba. Da leggere la riflessione di Dan Segre sul Giornale a proposito del “destino” autoritario delle società arabe. Importante anche l’articolo di Pezzana su Libero, in cui si spiega finalmente che i veri responsabili della “Nabka” furono i dirigenti arabi che nel ’48 scatenarono una guerra di sterminio contro Israele.
Fra le altre notizie, merita attenzione il ricorso della procura tedesca contro la lieve entità della pena inflitta al “boia di Sobribor”, Demjanjuk (Avvenire).

Ugo Volli
17 maggio 2011