Italia Ebraica – Beppe Segre (Anavim) presidente a Torino. Si completa la mappa dei nuovi governi comunitari

Settimane di cambi al vertice, di nuovi impegni e nuove sfide per l’ebraismo italiano. Il mese di giugno ha infatti rappresentato uno snodo fondamentale per cinque delle 21 realtà ebraiche italiane con quattro di esse chiamate a rinnovare i rispettivi consigli comunitari (in ordine di tempo Livorno, Torino, Padova e Pisa) e con una – Trieste – che ha registrato un cambio di timone certificato in sede consiliare (Alessandro Salonichio presidente al posto di Andrea Mariani) a seguito della nomina del consigliere UCEI Mariani all’assessorato alla Cultura del Comune di Trieste da parte del nuovo sindaco Roberto Cosolini…

Settimane di cambi al vertice, di nuovi impegni e nuove sfide per l’ebraismo italiano. Il mese di giugno ha infatti rappresentato uno snodo fondamentale per cinque delle 21 realtà ebraiche italiane con quattro di esse chiamate a rinnovare i rispettivi consigli comunitari (in ordine di tempo Livorno, Torino, Padova e Pisa) e con una – Trieste – che ha registrato un cambio di timone certificato in sede consiliare (Alessandro Salonichio presidente al posto di Andrea Mariani) a seguito della nomina del consigliere UCEI Mariani all’assessorato alla Cultura del Comune di Trieste da parte del nuovo sindaco Roberto Cosolini. Sono tutte situazioni, alcune molto fluide, altre in fase di stallo in attesa della definizione delle varie attribuzioni consiliari, sulle quali troverete alcuni approfondimenti nelle pagine di Italia Ebraica, fascicolo dedicato alle 19 Comunità medie e piccole dell’ebraismo italiano contenuto nel numero di Pagine Ebraiche attualmente in distribuzione.
La novità più importante delle ultime ore arriva da Torino dove, nel corso della prima riunione di Consiglio, è stata definita la figura del presidente e la composizione della nuova Giunta. A presiedere l’ente è stato nominato Beppe Segre della formazione Anavim con i compagni di lista Emanuel Segre Amar e David Sorani alla vicepresidenza. In Giunta anche Andrea Levi (Anavim) e Edoardo Segre (Comunitattiva). La consultazione elettorale svoltasi a Torino il 12 giugno aveva decretato la vittoria della formazione Anavim nei confronti di Comunitattiva con otto consiglieri a cinque per la nuova forza di maggioranza. Anavim ha portato in Consiglio Beppe Segre, Emanuel Segre Amar, David Sorani, Andrea Levi, Giacomo Emilio Ottolenghi, Giulio Tedeschi, Franca Mortara Nizza e Marco Morello. Comunitattiva sarà invece rappresentata da Edoardo Segre, Ernesto Ovazza, Sarah Kaminski, Lidia Krieger e Alda Guastalla.
Beppe SegreQueste le prime dichiarazioni a caldo rilasciate a “l’Unione informa” dal presidente Beppe Segre: “Sono molte le sfide che il nuovo Consiglio sarà chiamato ad affrontare nel corso del suo mandato. Dalla soluzione di alcuni gravi problemi finanziari e demografici all’individuazione, assieme al rav Birnbaum, del maestro che dovrà guidare la Comunità in futuro. La responsabilità che il Consiglio eletto va ad assumersi è enorme. Si rendono quindi necessarie la collaborazione e l’intelligenza di tutti gli iscritti per ragionare assieme sulle strategie da intraprendere così da superare le difficoltà e lavorare al bene comune. Sono ottimista perché la Comunità ebraica di Torino è una realtà vivace, propositiva e ricca di cultura con molte persone coinvolte nel volontariato e nell’associazionismo”.
“Riunire e ricucire le varie componenti della Comunità non deve essere uno slogan ma l’impegno di tutti. Il Consiglio si muoverà in questa direzione per sdrammatizzare e chiudere le tensioni aperte. Dobbiamo lavorare uniti e coesi nel rispetto dei vari punti di vista democraticamente espressi. Il fine ultimo deve essere la Comunità”.
Primo importante appuntamento ufficiale assunto dal nuovo direttivo, prosecuzione di un impegno già avviato dal precedente Consiglio, sarà la manifestazione organizzata in collaborazione da Comunità ebraica e Comune per la notte del 25 giugno quando le luci della Mole Antonelliana si spegneranno per chiedere la liberazione di Gilad Shalit nel giorno del quinto anniversario del suo rapimento.
Guardando al resto dell’Italia ebraica la situazione aggiornata a questa mattina vede Livorno con gli equilibri del nuovo direttivo non ancora chiaramente definiti. Lo scenario emerso dagli scrutini ha sancito la vittoria nei consensi del presidente uscente Samuel Zarrough, alle spalle del quale si è posizionato un terzetto molto ravvicinato composto da Vittorio Mosseri, Gianfranco Giachetti e da Gadi Polacco. Chiamati infine a completare la squadra di governo Silvia Ottolenghi Bedarida e David Novelli. Le Comunità ebraiche di Padova e Pisa sono andate al voto domenica scorsa. Come anticipato ieri su queste pagine Padova ha attribuito il maggior numero di preferenze al presidente uscente Davide Romanin Jacur che molto negli scorsi mesi ha lavorato al collegamento tra le piccole comunità dell’ebraismo italiano. Sono stati inoltre eletti Gianni Parenzo e Gina Cavalieri. Anche nella realtà ebraica pisana il più votato è risultato il leader dell’ultimo quadriennio: il commerciante in pensione Guido Cava, a cui è stata affidata oggi la presidenza. In Consiglio assieme a lui siederanno i vicepresidenti Anna Gottfried e Joseph Sananes.