Ambrogino d’oro, premiato l’impegno dei Figli della Shoah
“Ci chiediamo cosa accadrà alla Memoria della Shoah quando scomparirà anche l’ultimo sopravvissuto: i suoi Figli saranno qui per continuare a testimoniare”. Elie Wiesel sottolineava così, durante un’appassionata conferenza statunitense, la grande sfida di presidio memoriale assunta dalla costituenda Associazione Figli della Shoah. Sono passati tredici anni da quel giorno. Un lasso di tempo scandito da attivismo e forte impegno divulgativo che è oggi solennemente premiato dal Comune di Milano. In occasione dell’annuale conferimento degli Ambrogini d’oro, massima onorificenza del capoluogo lombardo attribuita come da tradizione a enti e personalità attive per il progresso collettivo, un attestato di civica benemerenza sarà infatti consegnato ai vertici dell’Associazione. La cerimonia si svolgerà mercoledì mattina al Teatro del Verme. Tra i premiati autorevoli rappresentanti del mondo istituzionale, culturale e sociale. Gran Medaglia d’Oro dell’edizione 2011 il cardinale Dionigi Tettamanzi.
L’attestato vuol essere un riconoscimento per le molte e significative campagne di sensibilizzazione portate avanti in questi anni e per la realizzazione di numerose mostre, conferenze e iniziative dedicate al tema della persecuzione. Un lavoro costante e appassionato che è rivolto sia ai giovani che agli adulti: l’Associazione, tra i soci fondatori della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, è autrice delle mostre itineranti “Destinazione Auschwitz”, “Infanzia Rubata” e “Binario 21” ed ha inoltre prodotto due kit didattici multimediali che vengono distribuiti gratuitamente alle scuole e alle biblioteche interessate.