Voci a confronto

Solo due notizie che riguardano Israele oggi in rassegna stampa. Una è la storia di una bimba di otto anni di Beit Shemesh, che ha fatto scandalo raccontando in televisione di aver paura a fare i trecento metri da casa sua a scuola, perché viene insultata e disturbata da haredim che giudicano “immodesto” il suo abbigliamento. Effettivamente l’intolleranza religiosa e culturale di alcune comunità haredì particolarmente estremiste, che a una forma patologica di sessuofobia in questo caso e nella questione moto nota degli autobus in cui le donne sono “invitate” a sedere solo dietro, separate dagli uomini, aggiunge spesso un rifiuto del sionismo e dello Stato di Israele è un problema serio per la società israeliana, che suscita molte discussioni nel paese. In questo caso a condannare le molestie sulla bambina è intervenuto Netanyahu in persona. (notizia siglata r.c. su Repubblica, Elisabetta Rosaspina sul Corriere)
L’altra questione riguarda la tecnologia militare israeliana: da un lato software di intercettazione internet – a quanto pare non troppo significativo – ceduta all’Iran da un cliente di una società israeliana (Sabrina Kalvo sul Secolo); dall’altro tecnologia di sorveglianza aerea rifiutata alla Turchia per ragioni di sicurezza (Isabel Kershner sullo Herald Tribune). A proposito di Turchia, Il giornale in una nota riferisce del fatto che anche alla Knessetr su iniziativa di un deputato si discuterà sul riconoscimento del genocidio armeno.
Da leggere infine sul Tempo un articolo di Ruggero Guarini che discute dei trascorsi giovanili antisemiti di Giorgio Bocca, scomparso l’altro giorno, e li mette in relazione con le sue prese di posizione ambigue nei confronti delle Brigate Rosse e di Al Queida.

Ugo Volli