Voci a confronto

Si celebra oggi la giornata del dialogo fra ebraismo e cristianesimo, incentrata quest’anno sulla sesta “parola” del decalogo, “Non uccidere”. Lo ricorda l’”Avvenire” con quattro articoli, una coronaca di Giacomo Giambassi, un elenco delle iniziative firmate con le iniziali dello stesso giornalista (g. giamb), un commento teologico di Riccardo Maccioni, un pezzo senza firma che ricorda un episodio di benevolenza di Pio XIUI verso un deportato ebreo fuggitivo. “L’Osservatore Romano” contiene invece un discorso di Norbert Hofman, prelato particolarmente impegnato nel dialogo con il mondo ebraico sulle “responsabilità particolari” delle due religioni.
Si avvicina anche la ricorrenza della giornata della memoria e si moltiplicano i viaggi didattici nei luoghi della Shoah come quello cui parteciperà il nuovo ministro dell’Istruzione Profumo (Morviducci sulla Nazione), e altre iniziative come il concorso bandito dal Ministero e dall’Ucei, di cui dà ragione Emanuela Micucci su Italia Oggi. Al Parlamento Europeo è stata presentata una proposta di una giornata, che potrebbe essere il 6 marzo, per ricordare i Giusti che aiutarono le vittime della persecuzione (notizie su Repubblica, e sul Corriere). Avigliano e Palmieri sul Messaggero e Cazzullo sul Corriere presentano un libro di testimonianze sul destino dei deportati politici nei Lager. Come spesso capita, l’avvicinarsi del giorno della Memoria scatena le proivocazioni degli antisemiti, che questa volta se la prendono col giudice Corasanti, il pm specialista in reati informatici che istruì lò’inchiesta sulla lista di docenti ebrei (notizia su Repubblica, Perugia sul Tempo). Nello stesso contesto va registrata la pagliacciata antisemita degli studenti della London School of Economy, un tempo rinomata come tempio mondiale degli studi economici e ormai degradata dal punto di vista etico e scientifico (Gulli sul Giornale).
Per quanto riuguarda il Medio Oriente, da leggere la sconsolata analisi di Dan Segre sul Giornale a proposito della condizione attuale dell’Egitto. Interessante anche la notizia sugli attacchi hacker dall’Arabia Saudita a siti israeliani (Gazzetta del Mezzogiorno). Michele Giorgio sul Manifesto deve registrare l’ennesima inutile udienza del processo agli assassini di Vittorio Arrigoni a Gaza, paragona le sue lentezze e il vuoto delle indagini all’esecuzione veloce di un “collaborazionista”, anche se rifiuta di prendere atto che Hamas non vuole proprio l’inchiesta.

Ugo Volli