…parole

Alla fine di questo Giorno della Memoria, ho il senso che ci sia stata una svolta, che le parole che sono state pronunciate siano infine uscite dalla ritualità e dalla celebrazione per diventare vive, coinvolgenti, tali da rispondere alle domande dell’oggi. E soprattutto, che riguardino tutti, e non solo noi ebrei: che si sia cioè riconosciuto il fatto che la Shoah è un trauma dell’intera società del Novecento, che ha fondato il nostro mondo di oggi, che riguarda tutti, che interpella tutti. E il presidente Napolitano ha saputo trovare le parole per esprimerlo, in particolare nel suo richiamo all’Europa, nell’invito a combattere i nazionalismi, i razzismi, gli odi che tante volte hanno contrapposto gli uni agli altri i paesi che ora si riconoscono nell’Europa unita.

Anna Foa, storica