Voci a confronto

La notizia del giorno sono i due attentati tentati ai danni dei diplomatici israeliani in Georgia e in India. Nel primo caso è stata ferita la moglie dell’ambasciatore, nel secondo l’ordigno è stato scoperto in tempo e non ha fatto danni. Il governo ne israeliano ha attribuito la responsabilità all’Iran, non si sa bene se per vendicare la morte del capo militare di Hezbollah saltato in aria in Siria due anni fa, o di quella di alcuni tecnici della bomba atomica, uccisi in circostanze oscure a Teheran negli ultimi anni. Sono attentati che costituiscono un segnale d’allarme per tutte le istituzioni ebraiche al mondo. Ricordiamo che in circostanze analoghe ci furono i terribili attentati di Buones Aires in cui fu coinvolto l’attuale ministro della difesa iraniano, con centinaia di morti.
La notizia è su tutti i giornali, per esempio ne parlano Battistini sul Corriere, Camille Eid su Avvenire e Baquis sulla Stampa. Un’analisi che attira l’attenzione sulla funzione dell’Azeirbadjan, stato musulmano ma alleato di Israele è quella di Ranieri sul Foglio. Un’altra notizia israeliana è la conclusione positiva della trattativa fra i sindacati (Histadrut) e il Ministero delle finanze sul conflitto salariale che aveva provocato scioperi nelle settimane scorse. Sempre sul Medio Oriente è da leggere per curiosità semantica il contortissimo intervento sull’Unità di Flavio Lotti, coordinatore della “tavola della pace”, per spiegare che certo, Assad ammazza i suoi sudditi a migliaia, ma non bisogna fare nula contro di lui.
Da registrare anche due nuove recensioni del bel librfo di Fiamma Nirenstein su Gerusalemme, quella di Elena Loewenthal sulla Stampa e quella di Serena Forni Tajé sul Secolo.

Ugo Volli