Scuole ebraiche, un Ministro per amico

Otto meno dieci: da buon torinese (anche se di adozione) Francesco Profumo, ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, fa capolino all’ingresso della scuola ebraica di Roma con qualche minuto di anticipo. Ad accoglierlo, per una prima visita ufficiale all’istituto, momento che avviene a poco più di una settimana di distanza dall’attacco mortale alla scuola Ozar HaTorah di Tolosa, ci sono già il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, il presidente della Comunità di Roma Riccardo Pacifici, il preside rav Benedetto Carucci Viterbi e numerosi esponenti delle istituzioni ebraiche in Italia tra cui i leader delle altre tre realtà nazionali (Roberto Jarach-Milano, Beppe Segre-Torino e Alessandro Salonichio-Trieste) in cui è attiva una scuola. La visita, cui prendono parte molti protagonisti dell’istruzione ebraica (per l’UCEI tra gli altri il vicepresidente Claudia De Benedetti e l’assessore Raffaele Turiel) e il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Maria Maddalena Novelli, prende avvio all’orario prestabilito. Una rapida sosta per la colazione e poi l’incontro, aula per aula, coi ragazzi delle elementari, delle medie e del liceo. Molti i momenti di grande partecipazione e profondità come quando, con una breve cerimonia che riunisce nella commozione tutti i presenti, viene svelata la targa che intitola un’aula dell’istituto alle vittime di Tolosa. Il piccolo corteo, ascoltate la lezione di Talmud del rav Roberto Colombo, si dirige quindi in cortile, dove centinaia di ragazzi accolgono il ministro e gli altri ospiti intonando l’inno di Mameli, l’Hatikwa e alcuni canti ebraici. Poche parole, tante emozioni. “Questa mattina – afferma il presidente Pacifici – abbiamo vissuto alcune ore molto significative e intense. Dopo una settimana di dolore mostriamo ancora una volta la nostra forza, una forza che ci è data dalla solidità della tradizione ebraica e allo stesso tempo dal senso di protezione che ricaviamo dalla costante presenza al nostro fianco delle istituzioni”. “Quella delle visite alle scuole – spiega il ministro Profumo – è uno degli aspetti più gratificanti del mio lavoro. Ringrazio tutti per il calore dimostrato e ringrazio te, presidente Gattegna, per la splendida lettera che mi ha inviato alcuni giorni fa. Il mio augurio è che questo sia soltanto un arrivederci”. L’appuntamento è senz’altro per il prossimo 24 aprile quando, proprio in sua presenza, verrà ripiantato l’albero della Memoria divelto ieri sera alla scuola Franco Cesana. “Vi aspetto là”, accenna il ministro agli alunni che iniziano a fare ritorno nelle classi. Poi, conclusa la fase dei saluti, per i responsabili delle scuole e per i presidenti di Comunità giunti a Roma dalle diverse città italiane inizia pochi minuti dopo un serrato confronto di lavoro.

Adam Smulevich – twitter@asmulevichmoked