zelo…

Nadav e Avihu, i due figli di Aharon, vengono uccisi da Ha-Qadosh Barukh Hu perché hanno peccato per eccesso di zelo; Aharon e i due figli superstiti, che per eccesso di zelo, in segno di lutto, non mangiano la carne sacrificale, non solo non incorrono in nessuna pena, ma vengono lodati. Perché questa duplice misura? Esiste uno zelo positivo e uno zelo negativo. Quello di Nadav e Avihu, che li ha portati a decidere da soli il da farsi, nasceva da un’ubriacatura di sé, del proprio ruolo, del proprio sapere (il midrash dice che erano “ubriachi”); è uno zelo negativo, che nega valore all’altro (secondo altri Maestri, essi pensavano di saperla più lunga del loro padre e di Moshè). Ben diverso è lo zelo positivo, che nasce dal timore di essere inadeguati, che non si impone agli altri ma a se stessi. È quello che dovrebbe sempre animare tutti noi.

Elia Richetti, presidente dell’Assemblea rabbinica italiana