Contando l’Omer – Verso la purificazione
Mercoledi 2 maggio 25° giorno dell’Omer, 3 settimane e 4 giorni
Il precetto dell’Omer è espresso con le parole usfartèm lakhem, “vi conterete”, “conterete per voi” (Wayq. 23:15). Viene interpretato nel senso che il conto è un precetto personale, “per ognuno di voi”. Soltanto un’altra volta nella Torà compare un’espressione simile, ed è a proposito della donna che si purifica da un flusso irregolare che saferà lah “dovrà contare per sé” (ibid. 15:29) sette giorni puri; e lo dovrà fare personalmente perché nessuno può mettersi nei panni della donna che si controlla e si fa privatamente il suo conto. L’analogia delle espressioni (compreso il numero sette) suggerisce importanti collegamenti per chiarire il senso della conta. Come il conto della donna guida il suo percorso dall’impurità alla purificazione, così il conto
dell’Omer guida alla purificazione, dalla libertà alla rivelazione; e come il conto della donna deve essere personale, così il conto dell’Omer, che sembra solo una questione di calendario collettivo e condiviso, deve diventare per ognuno un’esperienza personale, privata e riservata di purificazione.
rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma – twitter @raviologist