Yom HaTorah – L’impegno per gli altri e per se stessi
Apprendimento personale e divulgazione verso gli altri. Queste le due linee guida dell’impegno del romano Marco Moscati nello studio della Torah. Commerciante ambulante, soprannominato Pulcino, come suo padre prima di lui, la storia del signor Moscati è un paradigma del messaggio che vuole trasmettere l’iniziativa di Yom HaTorah promossa dall’Unione delle Comunità Ebraiche il prossimo 20 maggio. Per dimostrare che lo studio può e deve far parte della vita quotidiana di tutti, ogni giorno.
Questa prima edizione di Yom HaTorah sarà dedicata al grande rabbino italiano rav Elia Samuele Artom (nell’immagine).
Marco “Lo studio un’opportunità di crescita”
“Lo studio della Torah non ha sempre fatto parte dellamia vita in modo costante. Da ragazzo, quando andavo a scuola, avevo frequentato il collegio rabbinico, poi non avevo proseguito. Finché, ormai più di una ventina d’anni fa, ho ricominciato a dedicarmici. E da allora ho cercato di crescere sempre. E poiché la mitzvah non è solo quella di imparare in solitudine, ma anche di trasmettere le tue conoscenze,mi sforzo di adempiere tenendo lezioni nel pomeriggio di Shabbat ai liceali che frequentano il tempio Beth Shalom di Roma”. Il Beth Shalom è, insieme al lavoro di commerciante ambulante di abbigliamento femminile, l’altro grande impegno di Marco Moscati, che tutti conoscono come ‘Pulcino’, secondo un’usanza molto diffusa nella comunità di Roma, specie tra le gente “di piazza” (il Portico d’Ottavia, cuore dell’antico quartiere ebraico). “Mio padre da ragazzo era piccolo e biondino, così gli diedero questo soprannome. Che è rimasto a me, ai miei fratelli, e anche a mio figlio” spiega Moscati. Nella zona di viale Marconi, in cui abitano molti ebrei romani, fino a qualche anno fa c’era solo un beth haknesset di rito tripolino e per chi desiderava pregare secondo il minhag italiano non c’erano possibilità se non arrivare fino al Tempio Maggiore, particolarmente distante. “Così una dozzina d’anni fa è nato, in modo quasi spontaneo, il Beth Shalom, che ha risolto questo problema” racconta Pulcino. Oggi le lezioni di Halachah del rav Umberto Piperno, il rabbino del Beth Shalom, rappresentano uno dei suoi appuntamenti di studio durante la settimana, insieme, tra le altre, alle lezioni di Talmud del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni. “Una cosa penso sia importante dire, e cioè che lo studio non è un obbligo e una mitzvah soltanto per i rabbanìm, ma davvero per tutti”.
da Pagine Ebraiche, maggio 2012