Voci da Roma al Jewish Choral Festival
Londra capitale dello sport in vista delle imminenti Olimpiadi che vi si terranno nel mese di luglio, ma anche capitale della cultura per le mille iniziative che si terranno in questo periodo, più o meno connesse al grande evento sportivo. Fra di esse segnaliamo l’International Jewish Choral Festival organizzato dal Zemel Choir di Londra, la compagnia corale ebraica della Gran Bretagna (120 gli elementi che la compongono), che ha voluto agganciare questo evento alle Olimpiadi attraverso Olimpiadi della Cultura con l’esibizione di cori provenienti da Italia, Francia e Austria. Quattro giorni di attività che culmineranno in un concerto di gala alla Sinagoga West London, il 17 giugno, uno dei luoghi più belli e centrali di Londra. Il concerto prevede musiche mai sentite prima in Inghilterra, così come melodie molto conosciute nella liturgia ebraica. Un evento unico nella storia della musica ebraica cui parteciperà l’italiano Coro ha Kol, diretto dal Maestro Andrea Orlando e formato da un gruppo di coristi composto dalle sezioni di soprani, contralti, tenori e bassi.
“È un progetto totalmente autofinanziato dal nostro coro e un grande impegno che ci rende orgogliosi” sottolinea Riccardo Di Castro, presidente dell’associazione. “A Londra – prosegue – rappresenteremo la nostra tradizione musicale. Questa esibizione, dopo quella israeliana, è molto importante perché è la prima volta che un coro italiano è invitato a un festival di questo prestigio”.
Il Coro ha Kol eseguirà brani che attraversano un arco temporale molto ampio, un repertorio che va dal Rinascimento ai nostri giorni, da Salomone Rossi a brani della tradizione liturgica ebraica romana e, più in generale, italiana. La preparazione a questo grande evento dura da quattro mesi e subito dopo si ripartirà per preparare le nuove performance legate alla Giornata della Cultura Ebraica del prossimo settembre e alla realizzazione di un cd dell’Haggadah di Pesach. Senza dimenticare il sogno nel cassetto: dare vita a una sezione speciale di voci bianche, aspirazione condivisa nei progetti anche dalla Comunità ebraica di Roma.
Lucilla Efrati – twitter @lefratimoked