…gentilezza

Per oltre vent’anni, la leader dell’opposizione birmana, Aung San Suu Kyi, non ha potuto ritirare il Premio Nobel per la pace che le era stato conferito nel 1991. Ora che non è più fra carcere e arresti domiciliari e che è stata eletta al Parlamento, ha potuto andare a Oslo a ritirarlo in una cerimonia che i resoconti ci descrivono come emozionante. Tra le cose che ha detto, una mi ha colpita in particolare, il suo elogio della gentilezza, che dice di avere appreso nelle avversità e che raccomanda di usare in particolare nei confronti degli esuli e dei rifugiati, con i quali “non possiamo permetterci stanchezza nella compassione”. Quante stanchezze, quante distrazioni e sgarbi ci consentiamo ogni giorno verso gli altri?

Anna Foa, storica