Voci a confronto
Più riflessioni interessanti che notizie nuove oggi nella rassegna stampa. Sul piano interno, diversi giornali riflettono sull’intervista di Beppe Grillo a Ganz di “Yediot Achronot”, di cui ha dato notizia ieri Battistini sul Corriere. Ne parlano fra gli altri oggi Marianna Rizzini sul Foglio, dando al comico-politico del “fasciocomplottista”, Toni Jop sull’Unità, Angelo Allegri sul Giornale, Borgonovo su Libero. Grillo ha detto delle cose assolutamente inverosimili e dilettantesche: un suo cognato in Iran gli avrebbe detto che Bin Laden sarebbe stato frainteso in quanto mal tradotto; un altro parente della moglie iraniana gli avrebbe spiegato che i persiani non hanno paura e vivono benissimo, lui stesso saprebbe che in Iran le donne sono trattate molto bene perché sono al centro della famiglia, tutto quel che si sa del Medio Oriente sarebbe filtrato da un’agenzia che si chiama Memri, fondata da un ex membro del Mossad, come se in Israele non ci fossero centinaia di giornalisti stranieri e il memri non fosse invece una lodevole fonte di documentazione su quel che appare nei media arabi, come può vedere chiunque consultando il loro sito (http://www2.memri.org/italian/). Insomma, un delirio antisraeliano con evidente antipatia – se vogliamo dare una definizione gentile – per il mondo ebraico. Ci si chiede come un tipo con dele idee così assurde possa essere accreditato come il leader del partito più influente della politica italiana attuale: non si sa davvero se ridere o piangere.
Sul piano internazionale, continuano le riflessioni sula vittoria degli islamisti in Egitto, con toni allarmati (Diaconale sull’Opinione). Ci si rende conto che il nuovo presidente Morsi è tenuto a freno dai militari (Pioli sul Giorno, Ranieri sul Foglio), tanto da aver dovuto smentire un’intervista all’agenzia di stampa ufficiale del’Iran in cui prevedeva la revisione del trattato di pace (Scolari sul Giornale), ma comunque vi è un ulteriore fattore di rischio per tutto il Medio Oriente e in particolare per Israele (Tobias sul Financial Times, Adrien sul Figaro), la cui maggiore responsabilità è attribuibile a Obama (Caputo sul Giornale). Stranamente o forse invece automaticamente, l’avvento di un presidente di cui si possono difficilmente negare le radici clericofasciste piace solo alla sinistra più o meno estrema (Cicardi sul Fatto, Sgrena sul Manifesto, Zecchini su Le Monde, che non è improprio inserire in questo gruppo dato l’estremismo anti-israeliano del giornale francese una volta “autorevole”, Stabile su Repubblica) .
Altre notizie: Il Wall Street Journal informa su un vertice fra Netanyahu e Putin, che è in visita in Medio Oriente. Avvenire racconta di un convegno sugli ebrei italiani in Israele, Battistini sul Corriere ne trae spunto per rendere omaggio alla figura di Enzo Sereni, diversi giornali, fra cui per esempio Franca Giansoldati sul Messaggero danno notizia dell’ambasciatore Scialoja, convertito all’Islam e dirigente dell’Islam italiano moderato, con cui l’ebraismo italiano aveva avuto diverse occasioni di incontro e di dialogo.
Ugo Volli