La Giunta e gli invitati permanenti

Nel resoconto della riunione di Consiglio UCEI di domenica scorsa apparso su L’unione informa di ieri si dà conto di una giunta formata da 11 membri. Nel testo principale dell’articolo apparso in seguito sul portale Moked, inserito nel prossimo numero di agosto di Pagine Ebraiche, l’argomento viene trattato esattamente allo stesso modo. È noto a tutti che lo statuto dell’UCEI indica in 9 i membri della giunta e che la lunga e animata riunione di Consiglio del 15 luglio ha avuto per esito quello di eleggere 9 membri di giunta e due invitati permanenti non membri di giunta. Pur apprezzando il tentativo di chiarimento all’interno della stessa pagina nel riquadro dal titolo “Un modello flessibile”, ci sembra che nella sua totalità l’articolo generi molta confusione sull’argomento. Chiedo quindi, a beneficio di tutti i lettori e di una informazione corretta, di voler cortesemente rettificare, esplicitando meglio il ruolo dei due assessori romani ufficialmente non membri di giunta.

Loredana Spagnoletto – Binah

Cara Lettrice,
questa redazione pubblica oltre diecimila articoli l’anno e ovviamente è sempre pronta a presentare le proprie sincere scuse per eventuali errori che costituiscono una componente inevitabile nell’esercizio della professione giornalistica. A fronte del suo cortese messaggio ho quindi sottoposto a una scrupolosa revisione il materiale pubblicato, senza però riuscire a trovarvi la minima ambiguità, o la minima imprecisone. Sia la contestualizzazione grafica, sia il tono espresso dalla titolazione, sia il contenuto di ogni specifico testo mi sono parsi tempestivi e ben equilibrati e di questo (anche a nome dei numerosissimi lettori che hanno mostrato di capire e hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto, più interessati ai dati di fatto e alle aree di responsabilità effettivamente distribuite fra i Consiglieri che agli aspetti tecnici) desidero dare atto ai colleghi di una redazione che si è conquistata con il proprio impegno una fama di alta professionalità. L’unica svista, peraltro poco significativa e comunue estranea alle sue considerazioni, mi sembra si trovi invece all’interno dello specifico testo dedicato al ruolo dei due Consiglieri invitati permanenti in Giunta, là dove, definendoli “osservatori permanenti” e non “invitati permanenti” invero non si rende giustizia al loro ruolo. Ho per questo disposto una correzione di tale dettaglio su tutte le edizioni elettroniche raggiungibili e desidero scusarmene con il lettore e con i diretti interessati.

gv